LA FERROVIA IBLEA: UN BENE DA RIVALUTARE E RILANCIARE

Il 21 gennaio scorso diversi cittadini, operatori culturali e del mondo dell’associazionismo, militanti di partiti e movimenti, e ancora ferrovieri in servizio ed in pensione hanno preso parte a una manifestazione presso la stazione ferroviaria di Ragusa promossa dalla CUB trasporti: una protesta che ha portato alla fondazione  di un Comitato per il rilancio della ferrovia iblea il quale si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di bloccare qualsiasi tentativo di farla scomparire dal nostro territorio. E’ importante poi, spiega il Comitato, che venga avviata al più presto una politica di potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria, un bene di tutti che dev’essere rilanciato.

Proprio in questi giorni verrà diffuso un documento nel quale sono indicate le motivazioni che inducono il Comitato a battersi per la “sopravvivenza” della ferrovia, in modo da poter coinvolgere quante più persone possibili entro il 27 febbraio, data in cui presso la Scuola dello Sport di Ragusa di Contrada Selvaggio alle ore 16.30 si terrà una Conferenza provinciale sulla questione.

Nel documento che verrà distribuito verrà spiegato come la linea ferroviaria che attraversa il territorio della provincia di Ragusa, fino a poco fa, era utilizzata da migliaia di viaggiatori e aziende che trasportavano tonnellate di merci. Tutto questo è stato però vanificato dal continuo smantellamento dovuto a politiche penalizzanti decise a Palermo e a Roma e solo grazie all’opposizione dei ferrovieri e quanti altri hanno creduto nel trasporto su rotaia, ancora oggi la linea è in esercizio e vi sono stati effettuati importanti interventi manutentivi. Trenitalia, tuttavia, ha chiuso tutti gli scali merci, le stazioni, le biglietterie, cancellato i treni pendolari contribuendo così a lasciare in circolazione pochissime corse, assolutamente non in  grado di rispondere alle necessità di mobilità di chi vive e lavora in questa provincia.

Il Comitato spiega allora il perché la ferrovia ha un futuro: innanzitutto perché  la mobilità su gomma delle persone e delle merci è sempre più insostenibile a causa dei forti costi in termini d’inquinamento, manutenzione stradale, incidenti (di cui molti mortali) e dell’alto costo dei carburanti. Al contrario, il sistema ferroviario è ecologico, sicuro, meno costoso e più comodo.

Una società inoltre non può essere subordinata ad un solo vettore trasportistico, perché in momenti particolari, come proteste o calamità, rimane regolarmente paralizzata. Occorre dunque una sinergia intelligente tra i vari sistemi di trasporto come treni per le medie e lunghe percorrenze, bus e tir per le brevi percorrenze.

Altro punto importante: l’incremento del turismo passa necessariamente per un servizio ferroviario moderno ed efficiente e cosa maggiormente fondamentale, una zona a forte rischio sismico deve avere una ferrovia funzionale come alternativa e via privilegiata per i soccorsi.

Oggi è necessaria una mobilitazione per far si che la tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela non solo non venga chiusa, ma anzi venga rilanciata e potenziata. Il Comitato chiede un impegno ai cittadini, al mondo dell’associazionismo, alle realtà produttive e agli enti locali affinché vengano ripristinati i treni pendolari soppressi, con mezzi ferroviari e non autocorse sostitutive. Che sia sviluppato un sistema di collegamento cadenzato a livello provinciale, in modo da collegare tutti i Comuni della tratta con coppie di treni a distanze minime nelle ore di punta (mattino, mezzogiorno, pomeriggio), ed avviato un trasporto metropolitano (Metroferrovia) nel tratto interessante il territorio di Ragusa.

Inoltre il Comitato ritiene necessario concordare gli orari dei treni con le rappresentanze dei pendolari e del territorio e per quanto riguarda il trasporto merci è importante che venga impedita la scissione degli scali merci della provincia (Vittoria, Comiso, Ragusa, Modica, Ispica) dalla rete FS in favore di “Sistemi urbani SRL”, per la successiva vendita, e che venga infine rilanciato il trasporto merci nel ragusano.

Questi i punti che verranno dibattuti nella conferenza del prossimo 27 febbraio e che una volta sviluppati potrebbero senza dubbio aiutare a migliorare la condizione dei trasporti, merci e non, nella Provincia.

 

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