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LA COMPAGNIA GODOT E MARCELLO PERRACCHIO IN SCENA PER LA RASSEGNA “PALCHI DIVERSI”
11 Dic 2013 16:36
RAGUSA – L’estate scorsa con il suo debutto ha ottenuto uno straordinario successo, collezionando ben tre sold-out nelle tre rappresentazioni tenute in Sicilia. Arriva adesso nel capoluogo ibleo “Fantasticheria… mare di provvidenza”, con Marcello Perracchio in un grande “Padron Toni”. Secondo appuntamento della rassegna “Palchi DiVersi”, lo spettacolo prodotto dalla Compagnia G.o.D.o.T. andrà in scena sabato 14 dicembre alle ore 21, e in replica domenica 15 alle ore 18, al teatro Don Bosco di Ragusa. La novella in musica di Antonella Sturiale tratta da Giovanni Verga, con la regia di Vittorio Bonaccorso, vede sul palco Perracchio, Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso. Un’importante rappresentazione che riesce a portare Giovanni Verga nuovamente a contatto col grande pubblico. E proprio partendo da questo intento ha preso il via l’intenso e straordinario progetto teatrale che ha unito i differenti artisti siciliani che hanno collaborato a “Fantasticheria”. Lo spettacolo unisce teatro e musica facendo rivivere l’eccezionale penna del famoso autore con la straordinaria presenza di un grande attore del teatro siciliano, Marcello Perracchio che sarà sul palco assieme agli attori e maestri della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso e con gli attori che si sono formati nella scuola ragusana, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Gessica Trama, e i giovanissimi Giuseppe Arezzi, Federica e Gaia Guglielmino, Doriana Nobile, Carola Occhipinti, Mattia Piras. L’affascinante reinterpretazione e adattamento di Antonella Sturiale della novella verghiana tratta dalla raccolta “Vita dei campi” e considerata preludio de “I Malavoglia” si arricchisce delle musiche e delle canzoni originali di Alessandro Cavalieri e della bellissima voce di Agata Raineri, anche lei interprete sul palco. «Ho sempre considerato Verga, assoluto caposaldo della poetica verista, un grande autore – ha detto l’attore Marcello Perracchio – e Fantasticheria è una bellissima novella che anticipa in qualche modo i personaggi dei Malavoglia, mettendo in evidenza lo stile che sarà proprio dei veristi, l’uso della letteratura per fotografare oggettivamente la realtà sociale e umana, rappresentare le classi sociali, le enormi differenze, anche quelle poco piacevoli. Autori che come scienziati, e Verga lo è nei fatti stato, devono analizzare gli aspetti concreti della vita, restituendoceli in scritti per una profonda riflessione”. Ironica e commovente, la rappresentazione riesce a raggiungere una grande carica emozionale anche grazie al sapiente connubio tra teatro e musica.
«La teoria dell’ostrica, sviluppata da Verga nella novella Fantasticheria – spiega il regista Vittorio Bonaccorso nella sua nota introduttiva – non rappresenta solo la convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il “pesce vorace”, li divori, ma è anche una delle metafore che meglio rappresentano l’uomo e, in generale, tutti gli esseri viventi. Sarà più volte capitato, andando al mare, di guardare gli scogli e di notare tutte quelle piccole escrescenze di forma conica chiamate Padelle di mare (o Patelle). Se si osserva attentamente ci si accorge che la loro forma è simile ad una piccola montagna o, se si vuole, ad un vulcano. Tante microscopiche montagne attaccate ad una più grossa, lo scoglio, che a sua volta è parte di quella porzione di terra emersa che chiamiamo Sicilia che, a sua volta è parte di una “zolla tettonica” fluttuante su un “mare” di magma. Allora anche la Sicilia può essere considerata una montagna sulla quale è attaccata una macroscopica “Patella” chiamata Etna. Nelle intuizioni del Verga c’è qualcosa di estremamente moderno, vicino persino alle teorie scientifiche che non distinguono tra microcosmo e macrocosmo ma solamente tra i loro rispettivi punti di vista. Ognuno di noi rimane attaccato al proprio scoglio; siamo la montagna sulla montagna, l’isola sull’isola. Ci si può sentire padroni del mondo non possedendo nulla, e ci si può sentire estremamente poveri pur godendo del benessere».
Un nuovo imperdibile spettacolo quindi per la nona edizione di “Palchi DiVersi”, la rassegna organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T., che vede anche il contributo del Comune di Ragusa e della Bapr. Info e prenotazioni: 339.3234452 – 338.4920769. Ingresso € 10.
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