LA “CITTÀ COLORA I SUOI PONTI” CON UNA MARCIA PER LA PACE

Un mare di colori ha attraversato la città per la marcia della Pace  organizzata dall’istituto comprensivo Vann’Anto’ in collaborazione con vari Enti e associazioni. Un’onda colorata che non si vedeva da tanto. Grandissima la partecipazione a questa marcia e le scuole della città ne sono state sicuramente le protagoniste assolute. Dalla Scuola dell’Infanzia  ai ragazzi delle superiori è stato un tripudio di colori  ed i ponti li hanno accolti per dare vita a due flash mob : il primo ha interessato il ponte  di via Roma. Qui anche i piccoli di tre anni hanno riprodotto col gessetto l’impronta dei loro piedi sovrapponendo ad essa il proprio nome. E’ stato come dire: ”C’ero anch’io”. E il suono de “Le tambors d’Harmatan” ha scandito il percorso in cui si sono mescolati in un unicum tutte le genti e le loro bandiere: africani, romeni, asiatici, italiani, indiani e tanti ancora. Il ponte vecchio ha avuto il momento clou della marcia: qui tanti nastri colorati sono stati legati alla ringhiera per essere visti da tutti come simbolo di pace delle genti di tutte le razze. Da qui, inoltre, era visibile un’altra ondata di colori, quella che ha ricoperto  il parapetto del ponte San Vito in cui una bandiera lunghissima con i colori della pace ha testimoniato ancora una volta che “La città colora i suoi ponti” con i colori della Pace.  La Fondazione San Giovanni Battista, il Vocri , lo Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati), la Diocesi di Ragusa, il Comune, L’Ufficio Scolastico Provinciale, le scuole, i bambini e le loro famiglie erano lì a dare alla città il loro impegno di fratellanza e di pace tra i popoli e a rispondere positivamente all’invito della scuola Vann’Antò.  “Oggi è una giornata bellissima- ha detto il sindaco Federico Piccitto-  perché  possiamo dare un segnale di valore forte che è comune a tutti. La pace è’ un valore internazionale  che tutti conoscono. Qui vedo i cartelli dei nostri fratelli che vengono dalla Nigeria, dal Gambia con su scritto “La paix est la vie”, vuol dire che la pace è la vita e  quindi  che non c’è vita senza pace. La pace è legata ai colori che oggi stanno dipingendo il nostro Centro Storico con queste bandiere e queste magliette colorate.  E’ l’opposto di quello che vuol dire guerra che è la fuliggine, la morte. Siamo qui per testimoniare di voler stare insieme ed essere un’unica realtà”.

Anche il Vescovo, Monsignor Paolo Urso ha presenziato alla manifestazione sottolineando l’impegno che ognuno di noi dovrà avere nei confronti della Pace e dei nostri fratelli stranieri. Il preside dell’istituto Vann’Antò, Rosario Pitrolo , è rimasto soddisfatto della grande risposta delle scuole e della città a questa manifestazione e ha lodato il lavoro di tutti. Anche il dirigente dell’USP, dottoressa Gianna Criscione ha avuto parole d’elogio per l’iniziativa promettendo in futuro un impegno ed un coinvolgimento maggiore da parte dei vertici della scuola ragusana.  Il rientro in Piazza San Giovanni ha avuto l’effetto d’amore finale ovvero l’abbraccio di ognuno con la persona accanto per uno scambio laico di PACE!

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