LA CHIUSURA DEL REPARTO DI CHIRURGIA A SCICLI

“Merita, secondo me, un’altra serie di riflessioni la chiusura, speriamo temporanea, del reparto di Chirurgia all’ospedale Busacca di Scicli. Anche perché, stavolta, la nostra attenzione dovrà essere indirizzata a comprendere le ragioni per cui, alla fine di tutto, paga sempre il cittadino utente”.

Il deputato regionale Orazio Ragusa interviene di nuovo sulla vicenda che ha creato parecchio malumore nella cittadina sciclitana.

“La fiducia riversata nei confronti del Manager dell’Asp 7 che ha operato questa scelta” – aggiunge l’On. Ragusa – “per ora deve essere massima anche perché il provvedimento è stato assunto sulla scorta di indicazioni precise provenienti dalla Magistratura. La chirurgia, in pratica, ha chiuso per motivi di sicurezza, allo scopo di salvaguardare chi ci lavora e i pazienti. Ma non possiamo non pensare che, a fronte del fatto che sono già state investite somme pari a nove milioni di euro, c’era stato chi, nei mesi scorsi, ci aveva assicurato che il plesso ospedaliero interessato dalle ristrutturazioni sarebbe stato consegnato alla fine del mese di ottobre 2013. E, invece, siamo ancora ad agosto 2014 e abbiamo dovuto fare i conti con un peggioramento complessivo della situazione”.

“Addirittura” – continua l’Onorevole – “i lavori sono stati interrotti, perché l’impresa aggiudicataria delle opere sembra abbia avuto delle difficoltà, mentre i malati si sono visti costretti ad essere trasferiti in un altro ospedale, quello di Modica. L’Asp, nei prossimi giorni, predisporrà un nuovo bando. Ma perché, alla fine, è sempre il cittadino a rimetterci, ad essere penalizzato? Per quale motivo? Perché dobbiamo pagare questo prezzo? L’Assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, ha rilasciato alcune dichiarazioni lamentandosi del fatto che la situazione del settore, in Sicilia, è penosa. Ma chi lo governa questo ambito? Chi dovrebbe effettuare delle scelte ben precise per attenuare i disagi esistenti?”.

“Non possiamo pensare” – afferma Ragusa – “di riservare al settore l’ottanta per cento del bilancio regionale e poi avere sempre a che fare con problemi diffusi o con trasferimenti penalizzanti come quello della chirurgia a Scicli. Ribadiamo: è sempre il cittadino a pagare per tutto. E non possiamo più consentirlo. Non voglio fare demagogia a buon mercato, ci mancherebbe, e soprattutto non la voglio fare con riferimento ad una situazione così delicata. E mi guardo bene dall’accusare qualcuno. Ma non è possibile che le responsabilità rimangano latitanti. Se a Scicli c’è stato un problema così importante, qualcuno deve assumersi in pieno la responsabilità di quello che sta accadendo. E, se necessario, chiarire e risolvere. Non è possibile che quando accade qualcosa di grave nessuno paghi. Mentre i danni, come abbiamo detto, ricadono su tutta la popolazione. Qualcuno dovrà spiegarci perché siamo arrivati a questo punto”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it