La chiusura dei negozi a Modica per Pasquetta. Adiconsum non ci sta

Il Sindaco del Comune di Modica ha emesso Ordinanza per la chiusura delle attività commerciali ed i centri commerciali che insistono lungo l’asse viario SS. 115, ritenendo ci possano essere problemi di “incolumità e sicurezza pubblica”.
“Con D.l. n.201 del 2011, c.d. decreto “salva Italia” recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” sono state emanate disposizioni in materia di liberalizzazioni riferibili anche al settore commercio, e con la Circolare n.1 del 21.03.2013 dell’Assessorato della Attività Produttive della regione Sicilia è stata data comunicazione che il ricorso alla Consulta non è stato accolto per cui la normativa deve intendersi applicabile in Sicilia – spiega Gianni Cerruto di Confconsumatori -. Orbene, il Sindaco non tenendo conto delle ultime disposizioni in materia, senza aver sentito il parere delle Associazioni di Categoria e dei Consumatori ha emesso Ordinanza Sindacale in netto contrasto con l’attuale normativa vigente.
Nella stessa si legge tra l’altro una motivazione che non può trovare alcun fondamento in quanto la presenza delle attività commerciali che insistono sull’asse viario SS. 115 sono stati presenti sempre sul territorio e non si riscontrano nel tempo fatti negativi tal da far rientrare la circostanza in motivi di incolumità e sicurezza pubblica.
Tale ordinanza, diminuisce la facoltà del consumatore di usufruire dei servizi sul proprio territorio oltre ne limita il benessere economico su tutto il territorio.
Nelle ore antimeridiane una moltitudine di utenti/consumatori e pacifico che usufruiscono dei servizi di gastronomia e rifornimento di beni di prima necessità, mentre nelle ore pomeridiane i centri commerciali sono punto di riferimento prima del rientro della classica gita di fuori porta.
“Tale ordinanza – conclude Cerruto – limita le attività produttive e crea un danno economico sul territorio e un disservizio all’utente/consumatore, oltre a limitare la democrazia nei rapporti Istituzionali con le Associazioni dei Consumatori che vanno sentiti prima di ogni atto che riguarda la comunità e nell’interesse della stessa”

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