LA CACCIA AGLI UNTORI NASCONDE IL FALLIMENTO E L’INCAPACITA’ OPERATIVA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Il coinvolgimento diretto del sindaco nella individuazione di una persona accusata pubblicamente di essere una inquinatrice del territorio, pone una serie di questioni sulle quali riflettere. Appare intanto singolare e fortunosa la scoperta di una tessera di riconoscimento in un sacchetto della spazzatura. Tanto è bastato per chiamare il Tg1 e indicare al pubblico ludibrio una persona, a prescindere dalla concretezza delle circostanze che dovevano invece  essere chiarite.

A parte il rispetto per la privacy della persona coinvolta e la certezza dei fatti relativi, non vorrei che venisse fuori un altro caso inventato o gonfiato come fu quello del rapimento della bambina a Scoglitti. Anche li’ ci fu sfruttamento e speculazione mediatica da parte dell’amministrazione comunale.

La linea  è sempre la stessa, il vizio della strumentalizzazione è virale… Basta montare il caso…. confezionarlo….il resto è secondario…. anche il rispetto per la verità e per le persone…..

Eppure il sindaco dovrebbe sapere che gli agglomerati devono essere supportati di contenitori e che il pagamento della Tari è ( o era ? ) subordinato non solo alla allocazione dei contenitori in un raggio di 200 metri lineari ma anche allo spazzamento, al lavaggio dei contenitori e al funzionamento corretto della raccolta h 24.

Il Regolamento prescrive ( o prescriveva ? ) che in mancanza di questi requisiti IL CITTADINO possa ( o potesse ) essere esonerato dal pagamento della tassa sui rifiuti: niente servizi niente soldi.

Se i contenitori sono stati distrutti e non esistono e la gente non sa cosa fare, cio’ è imputabile direttamente alla incapacità dell’amministrazione comunale, qualunque essa sia, di porre rimedio.  

Il tentativo di depistare l’opinione pubblica è evidente. Si attaccano in astratto gli indisciplinati e  presunti inquinatori  ( che  ci sono e ci sono sempre stati ) per nascondere i disservizi comunali. E si imbastiscono campagne mediatiche in cui prevale l’accusa agli altri e si scansa la propria grave responsabilità  di amministratori.

In questo modo il sindaco si ritaglia  la parte  dello sceriffo e  va in tv a sputtanare le persone, non importa se persone  per bene, come nel caso citato,  e rovescia l’unica VERITA’, che merita attenzione: le responsabilità del disastro SONO ALTROVE. E stanno ( o stavano? ) proprio al comando della città, sono ( o erano? ) quelli che dovrebbero ( avrebbero dovuto ) fare funzionare la raccolta dei rifiuti in maniera seria, pulita e razionale. E senza sprechi clientelari o elettorali.


Questa vicenda ci segnale che sono ancora loro che  inquinano la verità, offendono cittadini,  mostrano a dito mediaticamente le persone, senza verifiche e senza prove certe,  e lasciano per incapacità che i DISSERVIZI divorino tutto il territorio VITTORIESE.

Chiedo scusa alla persona additata al pubblico ludibrio a nome dei Vittoriesi almeno di quelli che non ci cascano a sostenere farse e   barzellette meschine.  

 

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