È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA BICICLETTA HA DUE RUOTE
10 Giu 2014 05:25
Questo antico mezzo di trasporto di persone fin dalla sua invenzione e per sua definizione ha avuto sempre due ruote e cercare di descriverla nella sua composizione meccanica e strutturale guardandone una sola si rischia di non capire di che cosa si parla.
Appena una quindicina di giorni addietro si è votato formalmente per le elezioni europee, ma nella sostanza, almeno quella più rilevante, l’elettore ha fatto riferimento al dato politico nazionale assegnando non al pd ma al suo segretario una percentuale di consensi il cui precedente non si verificava da oltre mezzo secolo.
Si è inteso, avendone percepito per intuito o anche per presa d’atto di un programma politico innovativo rispetto al passato, concreto in molte sue parti e rifuggente di proclami fumosi ascoltabili da tutte le orecchie, attribuire ad un politico un vero e reale obbligo di adempiere in tempi brevi, dettati e sorgenti da una vasta crisi economica, a quanto proclamato e promesso.
E’ stato un investimento avente una finalità temporale limitata e quindi da ritirare in mancanza di risultati reali inidonei ad incidere nel quotidiano svolgimento della vita della maggior parte dei cittadini elettori.
Le elezioni amministrative dell’altro ieri per loro intima assenza hanno una caratteristica di gestione della cosa pubblica del tutto e quindi completamente diversa da quella nazionale. Se così non fosse diventerebbe alquanto difficile capire la ragione per la quale il pd pur avendo vinto in più enti locali non ha ottenuto quella percentuale di consensi delle recenti elezioni.
Una consistente ragione può essere individuata nel fatto che i reggitori dell’ente locale non hanno il potere di modificarne la struttura legislativa e amministrativa alla quale, invece, debbono attenersi e applicare. Lo svolgimento delle attività amministrative, il rispetto e l’osservanza delle clausole contrattuali dei dipendenti non sono modificabili a discrezione del sindaco o dell’organismo consiliare.
Ne consegue che il voto per gli enti locali da attribuire o diretto al sindaco o ai consiglieri comporta una valutazione di natura operativa che l’elettore ritiene di attribuire ai candidati.
Porre, pertanto, in termini di confronto le candidature nazionali o locali si appalesa inidonea e palesemente non confrontabile.
Il candidato a livello nazionale può viaggiare su un mezzo di trasporto ad una ruota se dimostra o gli si attribuisce la capacità di movimento e di equilibrio che gli consente uno spostamento pluridirezionale. Il candidato a livello locale deve per obbligo operativo dotarsi di una bicicletta a due ruote.
Ne può essere ulteriore conferma il rispetto rigoroso cui è tenuto l’eletto locale nell’imposizione fiscale. I parametri operativi – tanto per esemplificare – di natura impositiva e tributaria non possono essere mutati o cambiati e se esiste una discrezionalità fiscale fra un minimo ed un massimo i corrispondenti parametri sono fissati per legge.
La particolarità dell’elezione domestica è rappresentata dall’affidamento operativo e gestionale che l’elettore ritiene con il suo di attribuire al candidato.
Nel tempo che viviamo, colorato a tinte forti della crisi economica cui siamo sottoposti, l’ente locale nella svolgimento delle sue attività non gode affatto di ottima salute per via dei tagli finanziari che con continuità esasperata il governo nazionale ha ritenuto di imporre. Il candidato locale eletto corre il rischio del disastro finanziario se non possiede capacità operative che fino a poco tempo addietro non erano affatto richieste.
Ecco perché possono verificarsi, come peraltro in qualche comune è avvenuto, mutamenti di scelte politiche locali che hanno guardato alle caratteristiche dei candidati a prescindere dell’appartenenza politica.
A sommesso parere va guardata in quest’ottica l’elezione di un candidato grillino in una città storicamente caratterizzata di un’appartenenza politica di segno del tutto opposto. L’elettore di quella città ha inteso affidarsi e dare credito a un candidato di segno opposto riconoscendogli capacità di operatività amministrativa non riscontrabile presumibilmente nel candidato del suo partito di appartenenza storica.
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