John Spataro il ragusano che morì nell’attentato delle Torri Gemelle che cambiò la storia del mondo

Una data che ha cambiato lo svolgersi della storia in tutto il pianeta Terra…quel giorno anche Ragusa paga il suo tributo di sangue nel nome della pace e della libertà e lo fa immolando un suo illustre figlio, quell’11 settembre del 2001, John Spataro, ragusano d’origine, si trova in una delle Torri Gemelle di New York, la Torre nord per l’esattezza, quando accade l’immane vile attentato terroristico. E la città lo ha ricordato intitolandogli una via: l’arteria stradale si trova nella parte alta di via Pietro Nenni, un’importante snodo viario che permette agli automobilisti di accorciare le distanze tra la zona della parrocchia di San Giuseppe Artigiano ed il quartiere dei Pianetti.


John A. Spataro, 32 anni, di Mineola U.S.A., era un vice presidente assistente di una grossa società, la Marsh & McLennan , e si trovava, come tutte le mattine , al piano 98 della Torre Nord. Era sposato da circa un anno con Trish e non aveva figli. Amava viaggiare e veniva anche nella terra dei suoi genitori Giovanni e Domenica , a Ragusa.
Gli attentati dell’11 settembre 2001 sono stati quattro immondi attacchi suicidi da parte di terroristi contro obiettivi civili e militari nel territorio degli U.S.A. : mai sino ad allora un’azione di guerra era stata portata a compimento direttamente nel territorio degli Stati Uniti.
La mattina di quell’ 11 settembre 19 affiliati all’organizzazione terroristica di matrice islamica Al-Qa’ida dirottarono quattro voli civili commerciali. I dirottatori fecero intenzionalmente schiantare , a distanza di poche decine di minuti, due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York , il simbolo della megalopoli e dell’America tutta, causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini. Il terzo aereo di linea fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono. Il quarto aereo diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset – Pennsylvania -, dopo che i passeggeri e i membri dell’equipaggio ebbero tentato inutilmente di riprendere il controllo del velivolo: quel gesto eroico evitò un’ulteriore strage.
Gli attacchi terroristici dell’11 settembre causarono poco meno di 3.000 vittime: nell’attacco alle torri gemelle morirono 2.752 persone, tra queste 343 Vigili del Fuoco e 60 poliziotti : la maggior parte delle vittime erano civili di 70 diverse nazionalità.
Tanti anni sono trascorsi…sembra ieri Ancor oggi ritornando con la memoria a quel giorno ci sembra che sia stato solo un sogno da incubo: eravamo davanti alla tv ed all’improvviso appaiono quelle immagini dello schianto del primo aereo, sembrava che stessero trasmettendo uno di quei soliti film “catastrofici”, ma di lì a poco ci rendiamo conto dell’enormità dell’evento, le cronache degli organi d’informazione si accavallano le une sulle altre, l’America e l’intero mondo occidentale sono stati colpiti al cuore.
Da allora il mondo si stravolge, si stravolge l’economia, si stravolgono i rapporti con gli Stati, inizia un lungo periodo di guerre che mieterà migliaia di giovani vittime e dissanguerà le casse degli Stati invischiati nei conflitti. L’attuale recessione globale che tutti i Paesi dell’Area occidentale stanno vivendo a nostro avviso è figlia di quell’immane catastrofico evento. L’intera comunità internazionale, Italia compresa, ancor oggi, a causa di quel giorno, continua ad immolare sull’altare della convivenza internazionale le sue vittime innocenti , giovani vite, giornalisti, missionari, ragazzi che hanno lasciato nello sconforto e nel dignitoso dolore mamme, mogli, figli. Ci si chiede: ma in che mondo stiamo vivendo? Cosa consegneremo alle generazioni future ? ai posteri l’ardua sentenza diceva il Poeta.
fonte Silvio Biazzo www.insiemeragusa.it

 

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