È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ITALIA IN GUERRA – DE PROFUNDIS PER LA COSTITUZIONE – AL VOTO A NOVEMBRE?
28 Apr 2011 08:28
Costituzione della Repubblica Italiana- art. 11L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Mi pare che di questo articolo se ne sia fatta carta straccia. L’Italia del popolo della libertà andrà a bombardare la Libia di Gheddafi, dopo appena pochi mesi da un baciamano e dal circo equestre con cavalli e 500 fanciulle da convertire al Corano. Io non mi riconosco in questa immagine sconcia che viene data della mia nazione! Il capo del nostro governo sta distruggendo lo stato di diritto dalle fondamenta e sta facendo della nostra nazione uno zimbello mondiale. Emblematiche le riunioni internazionali sulla situazione nordafricana in cui l’Italia viene esclusa. Noi siamo il paese dirimpettaio al nord africa, Lampedusa è il primo avamposto dell’Europa, e non veniamo neppure interpellati. L’ordine democratico è sconvolto, il premier per le sue personali vicende giudiziarie ,sta stritolando il sistema giudiziario.
Per non fare svolgere il referendum per il no al nucleare,l’acqua pubblica, il legittimo impedimento, trova escamotage essenzialmente antidemocratici. Il fido giussanista dopo il proclama “fora dalle ball” per gli immigrati, ora prende le distanze dalla decisione di bombardare la Libia.Questa cosi detta maggioranza di nominati, dovrebbe cominciare a fare i bagagli, perché di fatto non c’è più. Il dramma della tenuta democratica del nostro paese è arrivato all’epilogo. Sarebbe opportuno che il nostro presidente Napolitano prendesse atto dell’inconsistenza di questa discutibilissima maggioranza, sciogliesse le camere e desse il via per nuove elezioni. Nonostante questa legge elettorale “porcata”, si potrebbe uscire da questo pantano.
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