Ispica rischia di rimanere fuori dalla rete Unesco e dal Distretto turistico del Sud Est

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Gianni Stornello, parla di nuovo naufragio per Ispica che rimarrebbe fuori dal sito Unesco delle città tardobarocche del Val di Noto. E lo fa interrogando il sindaco Innocenzo Leontini su una possibile nuova strategia da individuare ed elaborare. “Fra il 2000 ed il 2002, nella fase di istituzione del sito Unesco delle ‘Città tardo barocche del Val di Noto, Sicilia sud-orientale’, Ispica, pur avendo titoli e requisiti ritenne di non aderire – afferma Stornello – nel 2020 si tentò un recupero. Il 31 gennaio 2020 i sindaci dei comuni rientranti nella lista dei ‘Beni dell’umanità’ con atto formale, richiesto allora dal Ministero ai Beni e attività culturali e turismo, acconsentirono all’allargamento del sito ad altri comuni, fra i quali Ispica. Dopo cinque anni, l’allargamento del sito, così come impostato, non risulterebbe più praticabile”.

A seguire nel 2012 è arrivato il Distretto turistico del Sud Est volto a promuovere lo sviluppo turistico in Sicilia sudorientale con in Comuni Unesco e con altre tre città, quali Acireale, Ispica e Mazzarino.

“Il sindaco Leontini ci dia notizie sul  destino di Ispica sia per l’Unesco e le città tardo barocche del Val di Noto che sui rapporti fra l’ente di palazzo Bruno di Belmonte ed il e Distretto turistico del Sud Est – conclude Gianni Stornello – e quali iniziative il primo cittadino intende attuare per riprendere o completare al più presto il percorso di inclusione della città di Ispica in questi due segmenti”. Per il Distretto turistico del Sud Est l’ente dovrebbe pagare una retta di ingresso, passaggio fondamentale per entrare in esso. Abbiamo cercato il sindaco Innocenzo Leontini per conoscere la posizione dell’Amministrazione ma non è stato raggiungibile.

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