Ispica, nuova mozione di sfiducia contro il sindaco Leontini: “Comune nel caos e in dissesto”

L’opposizione consiliare ci riprova. Ha presentato per la seconda volta una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini, richiamandosi agli articoli 52 del D.Lgs. n. 267/00, 10 della L.R. 35/97 e 15 dello Statuto comunale. Il documento, protocollato il 15 ottobre 2025, porta la firma di numerosi consiglieri comunali appartenenti a diversi gruppi, tra cui Gianni Stornello, Lucio e Giovanni Muraglie, Angelina Sudano, Carmelo Oddo, Paolo Monaca, Salvatore Milana, Serafino Arena, Matilde Sessa e Maria Ignaccolo.

Al centro della mozione, una lunga e dettagliata contestazione dell’operato dell’amministrazione Leontini, accusata di aver disatteso gran parte del programma politico-amministrativo presentato agli elettori nelle elezioni del 2020 e di non aver saputo affrontare la grave condizione di dissesto finanziario in cui versa il Comune di Ispica.

Le contestazioni economico-finanziarie

I consiglieri firmatari ricordano che già con deliberazione del 15 dicembre 2020 la Giunta aveva proposto al Consiglio comunale la dichiarazione di dissesto finanziario, poi approvata il 23 dicembre dello stesso anno. Tuttavia – si legge nel documento – “l’Amministrazione avrebbe dovuto adottare un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato entro tre mesi dalla nomina dell’Organo straordinario di liquidazione, avvenuta con DPR del 23 febbraio 2021”.

Secondo la mozione, ciò non sarebbe avvenuto: l’Assessorato regionale alle Autonomie locali avrebbe più volte diffidato il Comune, fino ad arrivare – nel gennaio 2025 – alla possibilità di commissariamento. Il collegio dei revisori dei conti, con verbali datati 7 gennaio e 1 ottobre 2025, ha segnalato il mancato pareggio di bilancio per un disavanzo che supera i nove milioni di euro, e ha denunciato “l’assenza di un percorso efficace di risanamento” e “un sistematico ricorso all’anticipazione di tesoreria”.

Il commissario ad acta nominato dalla Regione, dott. Giovanni Cocco, avrebbe inoltre comunicato l’impossibilità di predisporre un’ipotesi di bilancio riequilibrato nei termini previsti dalla legge.

Carenze gestionali e disservizi

Nella mozione vengono citate numerose criticità amministrative: dall’assenza di potenziamento dell’Ufficio Tributi alla mancata valorizzazione della fascia costiera, fino al non completamento del centro polivalente “Ex Mercato”. Si parla inoltre di personale comunale insufficiente, di inefficienze nei servizi pubblici essenziali e di un “impatto dannoso sulla vita quotidiana dei cittadini”.

I consiglieri denunciano anche la mancata vigilanza sulla società Iblea Acque, che avrebbe determinato un danno per il bilancio comunale superiore a 4 milioni di euro, e l’assenza di aggiornamenti agli strumenti urbanistici, definiti “vetusti o non più vigenti”.

Il patrimonio comunale e la gestione amministrativa

Secondo l’opposizione, il patrimonio comunale sarebbe stato “trascurato e mal gestito, non messo a reddito e in alcuni casi concesso gratuitamente o con somme esigue a soggetti privati, senza la necessaria deliberazione del Consiglio comunale”.

Il documento lamenta inoltre che, rispetto al passato, Ispica avrebbe perso il ruolo di città modello e all’avanguardia, arretrando “nella qualità dei servizi e delle iniziative culturali ed economiche”.

Le firme e la richiesta di discussione in aula

La mozione, che sottolinea come “le tematiche evidenziate costituiscano solo alcune delle inadempienze programmatiche rispetto agli impegni assunti nel 2020”, viene definita dagli estensori come un atto politico dovuto “di fronte a un’Amministrazione comunale dalla forte impronta personalistica, poco incline a farsi carico dei bisogni e delle sfide della città”.
I consiglieri firmatari chiedono quindi al presidente del Consiglio comunale la convocazione dell’aula per discutere e deliberare sulla sfiducia al sindaco Leontini.

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