INTITOLATO A RAGUSA UN LARGO ALLA BEATA MARIA CANDIDA DELL’EUCARISTIA

Sette anni fa a Roma, nel primo giorno di primavera, veniva proclamata Santa. Oggi, a distanza di tempo, Ragusa le intitola il largo antistante la chiesa di via Marsala, per ricordare l’operato silenzioso di una suora di clausura, Maria Candida dell’Eucaristia. Una cerimonia svoltasi alla presenza del vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, del sindaco Nello Di Pasquale e del presidente della Provincia, Franco Antoci.

«Ricordare questa figura significa, ritornare al centro della vita di un credente – afferma il vescovo – L’eucaristia significa il Dio che si dona; un Dio che si fa pane per la vita di tutti. Sostanzialmente l’eucaristia è la celebrazione del dono e dell’offerta della propria vita». E proprio la scelta di intitolare uno spazio urbano che appartiene a tutti ad un donna che ha scelto di dedicare la propria vita alla preghiera solitaria, costituisce un anello di congiuntura importante tra due dimensioni esistenziali diverse.

La giornata è iniziata con la presentazione del progetto sulla casa di spiritualità che sta sorgendo a Morondove, in Madagascar. Una storia quella di Madre Candida che comincia dalla Calabria, sua terra natia: a renderla nota ai più, un libro a fumetti che ne delinea i passaggi più importanti: dalla scelta dei voti alla beatificazione.

«Il libro “Dove il cielo è azzurro” – sostiene Elisa Marino, assessore alla pubblica istruzione – è stato realizzato da Chiara Giaquinta, alunna dell’istituto comprensivo Pascoli di Ragusa. Sono molto contenta per questa pubblicazione; ringrazio il Dirigente scolastico e l’autrice».

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