Interdetto lo specchio di mare a Donnalucata in cui si è affondato lo yacht maltese. Ordinanza della Capitaneria di porto di Pozzallo.

Emanata dalla Capitaneria di porto di Pozzallo l’ordinanza interdittiva dello specchio di mare in cui è affondata l’unità da diporto con a bordo due persone di nazionalità maltese. L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio di oggi fra gli sguardi impressionati di tanti bagnanti che si trovavano in spiaggia nel tratto fra Micenci e Pezza Filippa sul litorale di levante di Donnalucata, frazione balneare di Scicli.

L’imbarcazione si è inabissata, rimanendo a pelo d’acqua solo per una parte, a 700 metri dalla riva in cui il mare è profondo circa 8 metri.

La Guardia costiera è intervenuta con una propria unità navale dando soccorso alle due persone che si trovavano a bordo del natante da diporto. La Guardia Costiera ha anche diffidato il proprietario a rimuovere l’unità al fine di evitare potenziali pericoli per la sicurezza della navigazione e per l’ambiente marino. In tal senso l’Autorità marittima ha emesso l’ordinanza n. 50/2023 con la quale è stata interdetta la navigazione ed è stata pure vietata la balneazione nell’area circostante il punto di affondamento (Lat.36°45.248’ N – Long. 014°38.150’ E) per una distanza di 500 metri. “Si raccomanda il rispetto dell’ordinanza – invitano dalla Capitaneria di porto di Pozzallo – in caso di emergenza in mare, è sempre attivo il numero di emergenza 1530 della Guardia Costiera. Si è ritenuto necessario adottare immediate, urgente ed idonee misure a tutela della sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare e della balneazione”.

L’ordinanza della Capitaneria di porto prevede il divieto di navigazione, il transito, la sosta di qualsiasi unità navale oltre che l’esercizio di qualsiasi tipologia di attività compresa la balneazione nello specchio di mare interdetto con il provvedimento dell’Autorità marittima.

L’imbarcazione da diporto si era incagliata nella tarda serata di ieri nella scogliera est della spiaggia di Cava d’Aliga. La rimozione dello yacht ha impegnato tante persone in una  catena di solidarietà. Alla fine era stata disincagliata ed era stato intrapreso il “viaggio” in mare verso il cantiere navale del porto di Marina di Ragusa. Ma a metà strada è affondata davanti agli occhi di tutti. Ora il tratto di mare è interdetto ad ogni attività fino a quando l’unità da diporto non verrà recuperata.

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