INTERCETTATO BARCONE CON 61 IMMIGRATI CLANDESTINI A SUD DI CAPO SCALAMBRI

Torna a riempirsi il Palazzetto dello Sport. Quarantadue tunisini, tutti di sesso maschile, i nuovi ospiti. Sono arrivati in autobus da Porto Empedocle. Intanto sabato sera a sud di Capo Scalambri, al limite delle acque territoriali, la Guardia di Finanza intercettava una imbarcazione con a bordo 61 immigrati clandestini. Di nazionalità eritrea. Fra di loro 17 donne. Tre delle quali, in stato di avanzata gravidanza, sono state ricoverate all’ospedale di Modica. L’operazione è stata portata a termine da una unità navale del Gam di Messina e da mezzi della Squadriglia navale della Guardia di Finanza di stanza al porto di Pozzallo.  D’accordo con le autorità competenti, atteso che il Palazzetto dello Sport di Pozzallo era già stato occupato dal gruppo di tunisini arrivati da Porto Empedocle, è stato deciso di accompagnare i nuovi arrivati presso lo scalo marittimo di Portopalo. Il barcone con a bordo il gruppo di Eritrei è stato praticamente accompagnato fino al confine con le acque territoriali italiane da una motovedetta maltese. “La storia – dice un sottufficiale –  si ripete. Le lamentele del Governo italiano per il mancato rispetto di norme e convenzioni internazionali da parte dei maltesi non hanno prodotto i risultati sperati. L’isola dei Cavalieri, il più delle volte, si limita a governare il traffico delle carrette del mare, favorendo il loro arrivo sulle coste siciliane. Disattendendo la legge del mare e le precise disposizioni emanate dall’Europa. E’ stato così anche questa volta. Dopo essersi accertati del nostro arrivo, l’unità militare maltese ha ripreso il largo avendo concluso la “missione”.

 

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