INTENSI CONTROLLI DEL NUCLEO DI POLIZIA VENATORIA

Bilancio di fine stagione venatoria per il personale della Polizia Provinciale. Sono stati mesi di intensi controlli durante i quali il Nucleo di Polizia Venatoria è stato più volte rinforzato con personale facente parte degli altri nuclei, proprio per incrementare le attività di vigilanza in quelle aree con maggiore pressione venatoria, ai fini della prevenzione e della repressione degli illeciti in materia di caccia ed, in particolare, per il contrasto del fenomeno purtroppo ancora diffuso della caccia mediante l’utilizzo di mezzi vietati (richiami acustici, furetto, trappole ecc.).

I controlli, già notevoli nel periodo di silenzio venatorio (luglio) e di preapertura (agosto), hanno ricevuto un considerevole incremento da settembre in poi in concomitanza dell’apertura della stagione venatoria.

Durante uno dei servizi di controllo sul territorio provinciale, sono stati individuati e neutralizzati, in un’area molto frequentata da cacciatori con cani al seguito, numerosi e pericolosissimi bocconi avvelenati. Particolare attenzione, nonostante le varie modifiche al calendario venatorio, è stata dedicata ai Pantani Bruno e Longarini. Queste aree, come è noto, fanno parte dei Pantani della Sicilia Sud-Orientale che sono stati individuati quali siti d’importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) per il territorio della Regione siciliana. Detti pantani sono caratterizzati dal fatto di essere aree protette interessate dalle principali rotte di migrazione dell’avifauna. La presenza di numerosissimi esemplari appartenenti a specie protette oltre ad un elevato numero di fenicotteri che, spesso e purtroppo, cadono sotto i colpi dei bracconieri.

Nel complesso, il comando della Polizia Provinciale diretto da Raffaele Falconieri, a seguito dell’ attività di vigilanza condotta in tutto il territorio provinciale che ha portato al controllo di oltre 750 cacciatori, ha denunciato 53 persone per i reati previsti dalla normativa vigente ( tra cui: attività venatoria con mezzi vietati quali il furetto, attività venatoria in area protetta, attività venatoria in giorno di silenzio venatorio, abbattimento di specie protette, ecc.). Le attività predette hanno portato al sequestro di n. 35 fucili e n. 1052 cartucce. Sono stati inoltre sequestrati:

  • Fauna selvatica ferita: n°1 poiana, n°1 allocco e n°1 gheppio, consegnate al Centro Recupero Fauna Selvatica di Comiso

  • Fauna selvatica liberabile: n°7 cardellini

  • Fauna selvatica abbattuta: n°4 quaglie, n°20 conigli selvatici, n°1 istrice (specie particolarmente protetta) e n°50 fringillidi (specie protetta)

  • Mezzi di cattura: n°14 reti per la cattura di conigli selvatici, n°9 lacci in cavo di acciaio;

  • N. 1 barca

  • Trasportini: n°7;

  • n°1 tubetto di colla;

  • n°1 zappa;

  • Batterie 12 volt: n°4;

  • Furetti: n°16;

  • Richiami acustici: n°10

Dieci notizie di reato sono state svolte a carico di soggetti rimasti ignoti. A n. 43 persone sono state contestate violazioni di carattere amministrativo, tra le quali l’allenamento e l’addestramento di cani in zone e/o in periodi non consentiti, la mancata annotazione dei dati prescritti sul tesserino regionale, l’attività venatoria in ATC non autorizzato.Per quanto riguarda la pesca in acque interne, le violazioni amministrative complessivamente accertate sono state n°5.

A seguito degli illeciti riguardanti la pesca sono state sottoposte a sequestro amministrativo: n°19 nasse in cordura e n°1 rete per una lunghezza totale di 120 ml. circa, n°7 lenze, n°6 reti, n°6 galleggianti, n°5 carpe, n°4 carassi, n°3 trote, n°14 rovelle, n°27 persico trota e diversa minuteria da pesca. Nelle attività collegate alla pesca si evidenzia il grande contributo fornito dagli agenti volontari appartenenti all’associazione “F.I.P.S.A.S.” Sezione di Ragusa.

Il bilancio dei controlli durante la stagione venatoria viene sottolineato con estrema soddisfazione dall’assessore provinciale alla Polizia Salvatore Minardi: “I risultati, se da un lato danno la misura del notevole e proficuo impegno che è stato profuso da tutto il personale del Nucleo Venatorio della Polizia Provinciale, dall’altro testimoniano la necessità di non dovere abbassare la guardia dinanzi ad un fenomeno, quale quello del bracconaggio, che nel territorio provinciale è lungi dall’essere debellato e non conosce periodi di sosta. Proprio per tale motivo, anche durante il periodo di chiusura generale della caccia verrà assicurato un intenso servizio per garantire il rispetto del divieto assoluto di ogni attività venatoria”.

 

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