Indagato anche attuale sindaco Moscato per presunto accordo elettorale con i Nicosia. Aiello estraneo ai fatti. A rischio scioglimento il Consiglio comunale di Vittoria?

Ad un anno di distanza dalla notizia che ha riguardato la fase del ballottaggio elettorale, con allora indagati i candidati Giovanni Moscato, Francesco Aiello e l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia (oggi arrestato), stamani durante la conferenza stampa della Distrettuale Antimafia di Catania è venuto nuovamente fuori il nome di Giovanni Moscato, attuale sindaco di Vittoria che poi vinse le elezioni. Nonostante ci fosse un candidato a marchio Pd, la Pisani, e dunque in teoria appoggiato dai fratelli Giuseppe e Fabio Nicosia (anche quest’ultimo arrestato ai domiciliari, attuale consigliere comunale) , secondo la ricostruzione svolta dalla Procura etnea, anche tramite intercettazioni telefoniche, ci sarebbe stato un accordo elettorale tra Moscato e i Nicosia con l’obiettivo di stabilizzare il personale Tetra (ex Sea) in cambio dell’appoggio elettorale.

Stando a quanto è stato spiegato stamani in conferenza stampa Moscato è indagato per “corruzione elettorale” ma questa tipologia di reato non prevede la misura cautelare come invece è accaduto per i Nicosia accusati invece di voti di scambio con ambienti mafiosi.

Se il giudice muoverà un’accusa più pesante anche nei confronti di Moscato, potrebbe scattare anche la possibilità di attivare tutti i percorsi che potrebbero portare allo scioglimento del Consiglio comunale di Vittoria per infiltrazioni mafiose.

La Procura etnea ha spiegato inoltre stamani che le indagini su Aiello non hanno invece portato ad alcun collegamento e che risulta estraneo ai fatti.

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