INCONTRO CITTÀ DI VITTORIA – PATERNÒ 1908

 

E’ questo l’esito delle indagini svolte dalla Polizia del Commissariato di P.S. di Vittoria sui disordini verificatisi  tra giocatori ed accompagnatori delle squadre del Vittoria e del Paterno, proprio mentre incedevano all’interno degli spogliatoi alla fine della prima frazione dell’incontro di calcio, disputatosi solo in parte perché poi sospeso dall’arbitro, svoltosi  il 22 marzo scorso e valevole come gara ufficiale del campionato regionale di eccellenza girone B.

 

L’attenta ricostruzione dei fatti si è basata su quanto i Poliziotti  dislocati all’interno del terreno di gioco hanno assistito (ed hanno evitato che vi fossero conseguenze ulteriori) e dalla meticolosa visione dei filmati registrati dai cineoperatori della Polizia Scientifica e da una telecamera di vigilanza installata proprio all’ingresso del seminterrato degli spogliatoi dello stadio comunale “Cosimo” di Vittoria, le cui immagini sono state immediatamente messe a disposizione dal presidente della  stessa società locale che ha fornito piena collaborazione.

 

Sono stati 30 secondi. Solo 30 secondi è durata la furibonda rissa, forse innescata da qualche parola di troppo, nel corso della quale sono volati violenti pugni, calci, manate strette al collo e spintoni vari.

 

L’esito di tanta violenza è rappresentato innanzitutto dai due feriti, il giocatore Tornatore ed il magazziniere Sinatra, entrambi della compagine del Paternò, trasportati rapidamente presso l’Ospedale di Vittoria dove ricevevano le cure mediche necessarie.

 

Il primo, rifiutava il ricovero ed era dimesso con una prognosi di 20 gg s.c. con la diagnosi “sottile falda di pnx apicale sinistra, contusione emitorace sinistro; il magazziniere era dimesso con 5 gg s.c. di prognosi con la diagnosi “contusione alla faccia”.

Rissa con eventi lesivi dunque, che aggrava il reato e prevede la pena, per la sola partecipazione alla rissa, della reclusione da tre mesi a cinque anni.

 

La Polizia di Vittoria ha individuato ed identificato quindici persone, nello specifico dieci della squadra del Vittoria e cinque del Paternò. Della prima squadra sono tutti atleti entrati in campo, che hanno giocato o erano in panchina, del Paterno oltre a quattro giocatori anche un accompagnatore. Il più giovane è classe ’96, il più anziano classe ’47.

 

Tutti sono stati denunciati, con una corposa informativa, alla Procura della Repubblica di Ragusa.

 

La condotta di costoro ha altresì provocato una concreta turbativa per l’ordine pubblico, scongiurata dall’intervento delle forze di Polizia presenti poiché determinava la veemente reazione delle tifoserie allocate nei rispettivi settori, in particolare di quella locale, dato che la rissa, benché si sia consumata all’interno del tunnel degli spogliatoi, era parzialmente visibile dalla “tribuna locali” così come erano percettibili le urla, sentite anche dall’opposto settore dei “tifosi ospiti”. Gli animi di costoro si esagitavano e si accalcavano in gran numero a ridosso delle recinzioni che separano i settori dal campo di gioco, inveendo nei confronti dei giocatori di entrambe le squadre ed accennando ad un tentativo di scavalco che tuttavia scemava qualche minuto dopo. Per tali motivi identico carteggio è stato inviato alla Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa che valuterà l’adozione di provvedimenti interdittivi ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO) a carico degli odierni denunciati.

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