In fuga dall’Ucraina: Giovanni Bruno questa sera arriva a Pozzallo

Giovanni Bruno, il marittimo di Pozzallo arrivato ieri sera a Bucarest, stanotte giungera’ a Palermo con un volo diretto dalla capitale della Romania. E’ scappato in autonomia da Kherson in Ucraina, citta’ dove si trova bloccata una quarantina di italiani. Per lui una parte dell’incubo e’ finita. La sua famiglia dovra’ attendere qualche giorno prima di riabbracciarlo, mamma, papa’ e fratello sono in isolamento Covid a Pozzallo.

Ma ad accoglierlo a Palermo ci sara’ un pullmino messo a disposizione dall’amministrazione comunale del Comune del Ragusano. “Mi hanno avvisato il sindaco Ammatuna e la vicesindaca Azzolini – dice Giovanni all’AGI – che avevano predisposto un mezzo per venirci a prendere”. Una parte dell’incubo e’ finita, l’altra, quella che riguarda la moglie di Giovanni, Arina, ancora no.

A Kherson lei ha lasciato i suoi genitori, la sua famiglia di origine. Per Giovanni, Arina e la loro bimba che ha 22 mesi, oggi sara’ un’altra giornata di attesa, nel tardo pomeriggio il tampone all’aeroporto Otopeni di Bucarest prima dell’imbarco. “Non vediamo l’ora di attivare a casa nostra” dice ancora Giovanni. A Kherson la situazione ieri e’ stata molto difficile. I militari russi hanno ferito 6 persone che manifestavano. Oggi secondo quanto apprende Giovanni, la situazione sarebbe piu’ calma. Nel minivan organizzato dall’amministrazione comunale di Pozzallo, che lo attendera’ nel comune ibleo, “qualche regalino per la bimba – dicono il sindaco Ammatuna e la vicesindaca di Pozzallo, Azzarelli – e quanto possa fare sentire loro il nostro affetto e la nostra presenza umana e istituzionale”.

Costantemente in contatto con la famiglia e con la Farnesina, l’amministrazione comunale ha condiviso notizie e preoccupazioni assieme alla comunita’ pozzallese. “Avevano programmato una fiaccolata per manifestare la vicinanza al popolo ucraino – conclude la vicesindaca Alessandra Azzarelli – ora aspettiamo Giovanni e la sua famiglia testimoni di quanto sta accadendo, per riprogrammare la manifestazione”.

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