In arrivo 300 milioni per comuni della Sicilia e Sardegna in deficit strutturale

Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio 2022 c’è il rifinanziamento del fondo per il sostegno agli enti in deficit strutturale e l’estensione della possibilità di accedervi anche ai Comuni delle regioni Sicilia e Sardegna. A evidenziarlo è il Centro Studi Enti Locali (Csel) in un dossier sugli enti locali in difficoltà finanziaria, realizzato per Adnkronos.

“Ricordiamo che questo fondo – si legge – è stato istituito in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 115/2020 che ha censurato il ripiano dei disavanzi in un arco temporale trentennale. Obiettivo della norma: favorire il risanamento finanziario dei Comuni il cui deficit strutturale risultava imputabile alle caratteristiche socio-economiche della collettività e del territorio e non a patologie organizzative”.

“Il fondo in questione – prosegue Csel – è stato rifinanziato con una dotazione da 300 milioni di euro per l’anno 2022, di cui 50 riservati ai soli Comuni siciliani e sardi e 150 milioni, per il 2023, destinato ai Comuni delle regioni a statuto ordinario e a quelli siciliani e sardi che sono in predissesto e che, al 31 gennaio 2022, abbiano trasmesso il proprio piano di riequilibrio agli organi competenti”.

“A queste risorse, si sommano altri 50 milioni – precisa – confluiti in un fondo riservato ai Comuni con difficoltà economiche delle Regioni a Statuto ordinario e delle Regioni Sicilia e Sardegna, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e caratterizzati da tutte le seguenti condizioni: popolazione al 31 dicembre 2019 post Censimento ridottasi di oltre il 5% rispetto al 2011; reddito medio pro-capite inferiore di oltre euro 3.000 al di sotto della media nazionale e indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore alla media nazionale”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it