In 8 regioni già occupati i posti “no covid” in terapia intensiva

In otto Regioni si stanno già utilizzando i posti letto di terapia intensiva che dovrebbero essere dedicati ai pazienti non Covid-19. E’ quanto emerso dalla 26.esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’università Cattolica, che effettua un confronto sistematico dell’andamento della diffusione di Sars-Cov-2 a livello nazionale.

Le Regioni interessate sono Umbria, Lombardia, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo, Calabria e Campania. In particolare, l’Umbria sta utilizzando più del 40% della propria dotazione strutturale di posti letto di terapia intensiva, la Lombardia il 16%, le Marche il 12%, la Toscana l’11,66%, l’Emilia-Romagna l’8%, l’Abruzzo il 4% e la Calabria poco meno del 2%.

La Campania, pur avendo raggiunto la massima saturazione della capacità ‘extra’ di posti letto in terapia intensiva, al momento non utilizza la capacità strutturale per pazienti Covid-19. Si avvicina alla totale saturazione della capacità aggiuntiva la Puglia (99,95%), il Molise (99,66%), il Lazio (94,39%) e la Sardegna (90,01%).

Piemonte, Liguria, Sicilia, Valle d’Aosta e P.A. di Bolzano hanno occupato più di 2/3 dei nuovi posti letto. Le restanti regioni italiane non presentano al momento particolari criticità. In Veneto è utilizzato il 25% della capacità ‘extra’.

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