In 40 intrappolati in metro a Catania. Arrivano i Vigili del Fuoco

Salvare 40 persone intrappolate a bordo di un treno e alcune contuse e intossicate dal fumo. I vigili del fuoco le metteranno in salvo per affidarle ai sanitari del 118. Questo è lo scenario di una esercitazione interforze nella metropolitana di Catania. Accadrà stasera alle 21,30 di giovedì 16 marzo, negli impianti della Metropolitana di Catania gestiti dall’Ente Ferrovia CircumEtnea.

L’esercitazione è stata promossa e organizzata dalla Direzione regionale dei Vigili del fuoco per la Sicilia in sinergia con la Prefettura di Catania, il Comando provinciale Vigili del fuoco di Catania ed il Centro di Formazione Vigili del fuoco Catania.


Verrà simulato un blackout cittadino che fermerà un treno in galleria, vicino alla stazione “Stesicoro”, poi la simulazione di un incendio con sviluppo di fumi e gas di combustione. Tutto come se fosse vero, una esercitazione operativa: allo scattare dell’emergenza ci sarà il coordinamento delle attività, presieduto dalla Prefettura di Catania, verrà costituito un Posto di Comando Avanzato (PCA) da parte dei Vigili del Fuoco e attivato il Centro Operativo Comunale (COC) mobile dal Comune di Catania, in prossimità dell’accesso carrabile alla metropolitana in via Ventimiglia. 


L’esercitazione prevede oltre ai Vigili del Fuoco, la presenza di tutti gli organismi che in una reale emergenza verrebbero coinvolti: Prefettura di Catania, il SUES 118, le forze dell’Ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza oltre alla polizia locale), il Comune di Catania, l’ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture Stradali e Autostradali) e il volontariato di Protezione civile. In diretta streaming due maxi-schermi un piazza Università e in piazza Vincenzo Bellini (Teatro Massimo), trasmetteranno l’esercitazione fino alla sua conclusione prevista per la mezzanotte.
Anche la trasmissione in streaming costituisce esercitazione “finalizzata a testare le possibilità di trasmettere direttamente dagli scenari di emergenza immagini e filmati in streaming e renderli disponibili ai centri di coordinamento, oltre che ai mezzi d’informazione”.

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