Il vento non ferma la processione con il Cristo e l’Addolorata a Ibla

Dopo due anni di stop, nonostante il vento che da giorni flagella la provincia di Ragusa, ieri sera si sono svolti i riti del venerdì santo, con la processione del Cristo morto e dell’Addolorate per le strade della città barocca.

Sono stati numerosi, nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, i fedeli che hanno fatto da cornice al momento spiritualmente più intenso del Venerdì santo. Nel contesto delle celebrazioni della Settimana santa, dunque, un rito di grande significato e tradizione. Dal Duomo di San Giorgio, in maniera maestosa, sono usciti i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata.

L’uscita è stata accompagna dal canto dello Stabat mater, eseguito dal coro polifonico Enarmonia diretto dal maestro Dario Adamo. Preceduti dai fedeli che hanno formato due ali ai lati della strada e dal clero delle chiese di Ibla (guidato dal parroco del Duomo, don Pietro Floridia), i due simulacri sono transitati per le vie principali del quartiere barocco seguiti dai componenti dell’associazione musicale “San Giorgio” che hanno contribuito a rendere la cornice complessiva di questa giornata carica di dolore ancora più suggestiva e, al contempo, drammatica

Ad animare i momenti di alta spiritualità di questa così come delle altre processioni tenutesi in occasione del “Quarantore di adorazione del Santissimo sacramento”, i componenti delle varie confraternite che hanno dettato i tempi dei cortei religiosi succedutisi da domenica scorsa a ieri sera. Oggi, intanto, in occasione del Sabato santo, alle 18, nella chiesa Madre di San Giorgio, è fissata la celebrazione mariana dell’Ora della Madre mentre alle 22, al Duomo di San Giorgio e alla chiesa di San Giuseppe – Benedettine, si terrà la Veglia pasquale e la Santa messa. Domani, domenica di Pasqua, alle 9 messa a San Giuseppe, alle 10 alle Anime sante del Purgatorio e alle 11, santa messa al Duomo. Alle 18, poi, funzione religiosa a San Tommaso mentre alle 19 ci sarà la santa messa solenne della domenica di Pasqua a San Giorgio.

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