IL TEATRO DELLA MEMORIA STORICA

Ieri si è tenuta a Ragusa una conferenza dedicata al tema del restauro e recupero funzionale del teatro della Concordia. L’incontro è avvenuto nei nuovi locali ripristinati dell’ex cinema Ideal, una struttura annessa all’edificio della soprintendenza e rimasta chiusa per ben 23 anni, ma ormai tornata alla collettività. Diversi sono stati gli interlocutori, tra questi ne ricordiamo alcuni: Rosanna Bocchieri, la soprintendente Rosalba Panvini, Sonia Migliore attuale consigliere comunale, Giovanni Iacono presidente del consiglio comunale e diversi rappresentanti di associazioni e operatori nel campo culturale e teatrale. Essi hanno ampiamente descritto lo stato attuale in cui versa l’edificio e le varie idee su come affrontare il problema “tra il fare teatro e avere un teatro comunale a Ragusa superiore”. Il manufatto, costruito tra il 1839 – 1843, fu realizzato a spese delle 14 famiglie più ricche della città e inaugurato nel 1844. Esso fu denominato teatro della Concordia, in omaggio all’accordo raggiunto dalle famiglie che lo sovvenzionarono. Questo edificio, rimembra la memoria storica della città, nello stesso tempo pone il problema del recupero urbano del centro storico superiore, come elemento sociale e culturale. Infatti, il tratto via Roma – Rotonda, oggi versa in gravi condizioni di degrado urbano e sociale. Una città senza teatro non possiede un’anima culturale e Ragusa ha bisogno di centri culturali per ospitare varie manifestazioni ed eventi teatrali. Purtroppo da questo punto di vista essa scarseggia rispetto ad altri centri urbani vicini come Comiso, Vittoria e Modica. Il capoluogo di provincia, deve avere immancabilmente un edificio culturale e una cultura teatrale che non è mai esistita realmente. Oltre la sua costruzione deve avvenire una “cultura del teatro e la città deve respirare la sua memoria storica” questo è l’appello lanciato dalla consigliera comunale UDC Sonia Migliore. Dal 1997 con le varie sindacature dall’onorevole Chessari, Arezzo, Solarino fino a Di Pasquale, è stata accantonata una grossa somma di denaro per l’esecuzione del progetto di recupero. La realizzazione del teatro ha tutte le carte in regola per essere compiuto. La città ha riflettuto e vagliato questa scelta nel lungo periodo. Essendoci tutti i presupposti, bisogna portare avanti l’iter di recupero dell’edificio previsto nel piano di spesa per Ibla, per poter finalmente iniziare i lavori, affinché i cittadini possano usufruire in situ, di una struttura idonea al soddisfacimento dei loro bisogni culturali e sociali.

Marika Platania

Referente Giovannella Galliano Giornalista

 

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