Negli ospedali della provincia di Ragusa si sta verificando una vera e propria fuga di medici, con dimissioni sempre più frequenti che stanno lasciando interi reparti sguarniti. La sanità pubblica iblea rischia, almeno in alcuni reparti, il collasso, schiacciata dalla carenza di personale e da condizioni di lavoro ormai insostenibili. Un problema che in verità […]
IL TEATRO DELLA CONCORDIA TRA FARE TEATRO E RISTRUTTURAZIONE DELL’IMMOBILE
07 Dic 2013 16:13
Fare teatro,avere la possibilità di spazi per operare nel migliore dei modi, è un’esigenza degli operatori e dei possibili spettatori di uno spettacolo,ma non è in alternativa a quella di una città come Ragusa,che aveva un Teatro sin dal 1840, Teatro Comunale, Teatro della Concordia, ex Cinema Marino, che,oggi,si vuole dimenticare non ripristinandolo per motivi realmente non interessanti e veritieri, se si pensa al prodotto finale,un teatro che ravvivi,rivitalizzi il centro storico con l’afflusso di cittadini e turisti,che si vedrebbero restituito il proprio immobile restaurato nella facciata, con 480 posti, nella media dei teatri all’italiana. Non è poco!
L’Assessore alla cultura, Stefania Campo, probabilmente, non considera questo fatto, e pensa che l’alternativa al Teatro della Concordia,sia l’Ideal o il Duemila. Ma la facile soluzione non risponde alla cittadinanza , che vuole ripristinato il proprio immobile, radice della storia , del teatro calpestato da varie Compagnie, storia di architetti che lo hanno realizzato, di cittadini, che ne hanno fruito.
Guai a recidere le radici di una città! Non sono parole,ma valori e principi, che si inculcano ai giovani, maggiormente interessati al recupero della storia di un popolo che a chi afferma senza valutare le circostanze.
L’articolo apparso su “La Sicilia” di giorno 7 dicembre 2013 ,il documento sintesi dell’incontro dell’Osservatorio Regionale Culturale, di alcuni operatori, di Associazioni, Fondazioni, del Movimento Rigenerare la Democrazia, di giorno 5 dicembre 2013, pongono le questioni precedentemente affrontate in una diatriba o polemica, ma noi siamo lontani dalle polemiche e non amiamo le diatribe,bensì il dialogo costruttivo, in quanto è il Bene della città che ci interessa, è la rivitalizzazione del centro storico che ci coinvolge, è l’amore per la storia, per ciò che siamo stati in una prospettiva progettuale ,presente e futura.
Crediamo che un tavolo operativo che affronti il problema Progetto Teatro con tecnici e fattivamente possa essere una via d’uscita alle facili polemiche, se la posizione politica non sia quella di chi vuole distruggere il vecchio in quanto il nuovo è meglio di quello.
La cultura, la storia non sono un optional!
© Riproduzione riservata