IL SINDACO: “IL COMUNE PARTE LESA. EVITARE, PERÒ, DI FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO”

L’esito delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica per far luce sul fenomeno dell’assenteismo, che oggi configurano per una numerosa fetta del personale dipendente dal nostro Ente il reato di truffa, evidenziando anche il danno patrimoniale e il danno all’immagine della P.A., vede innanzitutto il Comune di Modica come parte offesa e per questo l’Amministrazione si affiderà ad un legale esterno per la tutela nella sede giudiziaria. 

Sotto il profilo disciplinare, invece, i provvedimenti nei confronti del personale sottoposto ad indagine sono già stati tutti avviati. La sospensione dal servizio resterà nella maggior parte dei casi congelata, in attesa dell’esito del giudizio, al fine di evitare ulteriori danni, in caso di esito negativo, alla P.A..

È bene tuttavia ricordare che questa Amministrazione, con la forte collaborazione dell’allora Segretario generale dott. Ignazio Baglieri, è sin dal primo momento voluta intervenire sulla gestione del personale, lavorando per eliminare malcostumi acquisiti negli anni in termini di inefficienza e soprattutto di irresponsabilità: il Comune era rimasto per tanto tempo privo non solo di strumenti per la valutazione del personale, ma anche dell’adeguamento del codice disciplinare e del regolamento per i procedimenti disciplinari.

Già in una fase antecedente all’indagine, dunque dal 2008 al 2010, sono stati presi numerosi provvedimenti specifici anche in relazione alle inosservanze dell’orario di servizio e di lavoro.

Già dal mese di aprile del 2008, per la verità, all’insediamento del Commissario straordinario, l’allora Segretario generale dott. Benedetto Buscema faceva rilevare una “blanda azione di direzione e controllo del personale assegnato” a singoli settori, con riferimento alla regolare presenza dei dipendenti, negli uffici sollecitando i Dirigenti ad un “cambio di atteggiamento nei riguardi della problematica, nel senso di un maggiore e puntuale coordinamento, sovrintendenza e controllo” e ad adempiere ai loro compiti d’istituto avvalendosi degli strumenti legislativi e regolamentari vigenti. Nei mesi successivi, come risulta dai verbali, l’argomento è stato anche oggetto di apposite conferenze di servizio con i dirigenti, ai quali è stata raccomandata “una sempre più attenta e vigile direzione sul personale”.

Nel mese di gennaio del 2010 la Giunta Municipale ha approvato il nuovo regolamento in materia di responsabilità e procedimenti disciplinari, aggiornato a seguito del Decreto Brunetta, predisposto dal Segretario Generale dott. Ignazio Baglieri e pubblicato permanentemente sul sito istituzionale del Comune. A tal proposito non è superfluo ricordare che nella Rete civica è da sempre presente la sezione “Responsabilità disciplinare del dipendente comunale”.

Ulteriori indirizzi ai Dirigenti sono stati forniti dal Segretario generale a seguito dell’indagine.

Nel frattempo sono state introdotte novità basilari, come l’allocazione all’esterno di ogni stanza del nominativo dei dipendenti che vi prestano servizio e l’obbligo del cartellino identificativo, ma soprattutto gli strumenti di rilevazione automatica delle presenze.

In questi anni sono stati avviati e conclusi anche svariati provvedimenti disciplinari per inosservanza dell’orario di lavoro e assenza ingiustificata dal servizio: per l’esattezza ne risultano 3, per altrettanti dipendenti, dal settembre 2008 al maggio 2010 (dunque nel periodo antecedente al blitz antiassenteismo condotto dalle forze dell’ordine) e altri 15 fino alla fine del 2010.

Tuttora la nostra attenzione su questo fronte e massima e ci stiamo adoperando, con l’aiuto del nuovo Segretario generale dott. Antonino Di Blasi, per l’introduzione di sistemi di controllo più sofisticati, compatibilmente con la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a finanziarli.

Questo enorme lavoro per il ripristino di regole certe, a cominciare dai più elementari principi della responsabilità legata agli obblighi di servizio, è un processo tuttora in corso rispetto al quale non ci si possono attendere stravolgimenti repentini né esiti miracolosi.

Senza voler cadere nel grossolano errore di fare di tutta l’erba un fascio e riconoscendo a gran parte dei nostri dipendenti il merito di spendersi realmente nel loro lavoro, non possiamo tuttavia fare omissioni sul fatto che guidare questo processo vuol dire scardinare consuetudini consolidate nel tempo e introdurre una vera e propria rivoluzione culturale, che riguarda innanzitutto la consapevolezza del proprio ruolo e dell’importanza che ricopre nel raggiungimento degli obiettivi generali dell’Ente.

Nel chiedere che la Magistratura faccia presto chiarezza su tutti gli aspetti di questa problematica che presentano una rilevanza penale, intendiamo tuttavia far sì che questo non influenzi negativamente il processo in corso e serva anzi da pungolo, proprio nell’ottica della diffusione di una nuova consapevolezza e del rafforzamento della collaborazione con il personale.

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Buona la risposta del sindaco ma non abbiamo capito chi avrebbe fatto o farebbe di “tutta l’erba un fascio”. Se Buscema ce lo spiegasse!!!

f.p.

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