IL SINDACO DI RAGUSA SUL NUCLEARE IERI SI OGGI NO DOMANI…CHISSA’?

Apprendiamo dalla stampa del 14 marzo scorso, che il Sindaco uscente, ha dichiarato che è “favorevole alla realizzazione di centrali nucleari in Italia, ma non in Sicilia” dato che “la nostra isola ed il nostro territorio sono considerate ad alto rischio sismico e quindi sarebbe folle pensare di realizzare una centrale nucleare in Sicilia”. (Oltretutto, se la Sicilia è ad alto rischio sismico non è che il resto d’Italia sia da meno; i terremoti devastanti dell’Irpinia, del Friuli, quello recente in Abruzzo, i tanti terremoti nelle Marche, ecc.)

Dal comunicato Stampa del Comune di Ragusa del 27/02/2009, due anni fa, il Sindaco Dipasquale dichiara:  “confermo che ad oggi ho espresso la mia posizione favorevole sull’insediamento di una centrale nucleare nella nostra provincia”.

Ad inizio dibattito, quando per la prima volta si seppe che Ragusa era un sito possibile per la centrale nucleare il Sindaco si pronunciò in modo secco per la centrale nucleare e Ragusa e bisognerebbe dire al Sindaco di Ragusa che la nostra zona è stata dichiarata zona sismica di 2° grado esattamente 30 anni fa  ed esattamente 15 anni fa l’ex responsabile della protezione civile dichiarò che “si attendeva per la Sicilia orientale un terremoto catastrofico”. Ovviamente speriamo che Zamberletti si sia sbagliato ma rimane il fatto che  su questioni di primaria e fondamentale importanza abbiamo un Sindaco a correnti alterne. Nel 2008 e 2009 dice  subito “si” al nucleare per compiacere il suo leader Berlusconi, nel 2010 constatato che la maggioranza dei Ragusani è contraria al nucleare comincia a balbettare e fa dichiarare, incredibilmente,  che “lui non si è mai espresso per il “si” al nucleare”. Nel 2011 dopo l’apocalisse del Giappone e sotto elezioni dichiara che è “folle parlare di nucleare in zona sismica”. Ma zona sismica lo eravamo 30 anni fa e quindi anche nel 2008, nel 2009 o no ???  Di Pasquale ha comunque ammesso che “la scelta definitiva dovranno farla comunque i cittadini attraverso un nuovo referendum consultivo”, ebbene informiamo il Sindaco uscente che Italia dei Valori, in tempi non sospetti, ha raccolto 2 milioni di firme per promuovere il referendum sul nucleare e che a giugno l’Italia, grazie a Italia dei Valori, andrà a votare e quindi ci dia una mano, facendo un appello per il NO al NUCLEARE e invitando i  Cittadini ad andare a votare. Certo l’atto più onesto intellettualmente sarebbe quello di ammettere di avere ancora una volta sbagliato su questioni fondamentali per la vita della collettività ma forse, chiediamo troppo, ritenendo che è meglio sbagliare che mentire!

 

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