IL SINDACATO CONAPO: VIGILI DEL FUOCO SOTTO ORGANICO, MAL RETRIBUITI, IN ETÀ AVANZATA E DEMOTIVATI

SICILIA, 2 settembre 2015 – Sotto organico, mal retribuiti in età avanzata (l’età media è 50
anni) e demotivati. È il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, reso noto dal sindacato autonomo CONAPO della Sicilia.
«Le prime limitazioni al turn over che hanno determinato la pesante carenza di organico –
spiega Giuseppe MUSARRA, il segretario regionale del CONAPO – risalgono a circa otto
anni fa quando il governo decise che ogni 10 vigili del fuoco che andavano in pensione se
ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10 ma non è bastato.
Oggi mancano 3.854 vigili del fuoco operativi su un totale di 32.734, circa il 12%».
«Le 250 assunzioni di vigili del fuoco previste dal governo per il Giubileo con il recente
decreto enti locali non andranno a colmare questo buco di organico in quanto – sottolinea il
segretario regionale – si tratta della anticipazione temporale di assunzioni già previste con il
meccanismo del turnover dimezzato. La carenza di organico è quindi destinata ad aumentare
ulteriormente se l’attuale governo continua su questa strada».
«Siamo retribuiti molto meno dei colleghi di altri Corpi, un divario – spiega il sindacalista
del CONAPO – che va dai 300 euro mensili, nelle qualifiche più basse, sino ad arrivare a
circa 700 euro di differenza nei gradi più elevati. Non abbiamo i trattamenti pensionistici
legati all’attività operativa che hanno gli altri Corpi dello stato. Il personale vive questa cosa
come una ‘ingiustizia delle istituzioni’ visto che il ministro Alfano continua a trattare
diversamente i suoi 2 corpi preposti alla sicurezza dei cittadini, la polizia e i vigili del
fuoco».
«In questo momento poi, si è aggiunto anche il grave problema dell’ aumento dell’età media
del personale operativo, causata dalle mancate assunzioni, dall’immissione in ruolo di
personale già in età avanzata e dall’ elevazione dei requisiti di accesso alla pensione.
Secondo il nostro ufficio studi, si è innalzata quasi alla soglia dei 50 anni, una situazione
mai vista nella storia del Corpo nazionale».
«E questo – aggiunge – incide sulle capacità operative individuali, sui tempi di intervento ma
anche sugli infortuni sul lavoro, che non a caso stanno aumentando. Ai 3854 che mancano,
vanno poi aggiunti circa 700 vigili del fuoco che a causa di vari infortuni e malattie, sovente
per causa di servizio, sono ‘esonerati’ dai servizi operativi».
«Nel nostro lavoro – ricorda il segretario regionale del CONAPO – gli ”operativi” possono
passare da una attività di routine ad una super intensa nel giro di pochi minuti. E a 50 anni il
fisico non risponde come a 30, è inevitabile. Negli ultimi tempi tra i colleghi ci sono stati
anche numerosi malori ed infarti sul lavoro, ma non vediamo adeguate misure di
prevenzione da parte del ministero dell’interno. In tutta la nostra vita professionale non
veniamo nemmeno sottoposti ad un elettrocardiogramma sotto sforzo quindi la nostra
amministrazione non sa se il proprio personale ha un cuore adeguato ad affrontare gli sforzi
richiesti, e questo è gravissimo sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
E quando ci infortuniamo in servizio dobbiamo anticipare di tasca nostra i soldi per curarci,
per poi vederceli rimborsare dopo anni».
Il CONAPO da tempo chiede, inascoltato, uno «sblocco del turn over, visto che cresce il
numero degli interventi per disastri e calamità, ma anche il novero delle competenze: con la
riforma della pubblica amministrazione, ad esempio, ci spetteranno funzioni ora assegnate
al Corpo forestale».
Problemi che si fanno sentire anche presso i Vigili del Fuoco della Sicilia che scontano
carenze di organico rispetto alla pianta organica prevista, caso eclatante il nuovo
distaccamento Nord di Catania, nuova costruzione consegnato da oltre un anno chiuso per
carenza di personale.
Ma per il CONAPO è anche «arrivato il momento di colmare, o almeno ridurre, la forte
sperequazione retributiva che c’è tra i vigili del fuoco e gli appartenenti ad altri Corpi. Se il
premier Renzi continuerà a dimenticare il problema delle gravi ingiustizie retributive che i
vigili del fuoco subiscono rispetto agli altri Corpi, pur correndo rischi analoghi, scenderemo
in piazza. Il rischio, da evitare a tutti i costi, è quello di avere personale sempre più stanco e
demotivato. Il sindacato CONAPO lancia quindi un appello ai politici della regione Sicilia
per ridare piena efficienza al Corpo dei Vigili del Fuoco, chiedendo azioni concrete in vista
della prossima legge di stabilità».
Infine la riduzione dei nuclei specialisti portuali, il dimezzamento del nucleo sommozzatori
della Sicilia orientale (Catania), la transitabilità della A19 pesantemente compromessa,
porteranno dei ritardi al soccorso tecnico urgente in regione.

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