IL SEGRETARIO GENERALE AVOLA RIAFFERMA LA COERENZA DEL SINDACATO

30 Dic 2010 13:47

Una conferenza stampa leggermente polemica ma solo quando si è arrivati alla vicenda della firma del Ministro Tremonti sul decreto interministeriale che sancisce tutti i passi propedeutici tranne uno all’apertura dell’aeroporto degli Iblei con Giovanni Avola che si è vantato di avere difeso i due giornalisti querelati dall’on.le Nino Minardo perché si metteva in dubbio l’avvenuta firma del Ministro del Decreto. E questo ha mandato in bestia altri due giornalisti “accusati” di non aver parlato della mancata firma dei quali uno (il vostro cronista) non è stato querelato perché pur avendo scritto che Tremonti ci aveva fatto penare, prima di scrivere l’articolo di fondo sulla avvenuta firma ha chiesto ed ottenuto copia dell’atto, dove era evidentissima la firma del ministro a meno che  la stessa “non sia falsa o falsificata”; ma detto in senso ironico perché fino a querela di parte, che ovviamente solo l’interessato può fare, la firma c’era ed è da considerare olografa.  Per il resto le cose dette da Giovanni Avola sono state molto ma molto pertinenti e vere; specie quando ha parlato del patto dello sviluppo e al primo punto il problema delle infrastrutture mettendo al  centro l’Aeroporto, la Ragusa- Catania

I lotti afferenti la provincia iblea della Siracusa-Ragusa-Gela, il porto di Pozzallo, l’autoporto di Vittoria e quindi il Piano del Mezzogiorno ( che non ha un euro a “corredo” della decisioni adottate del Governo n.d.r.)  e soprattutto alla coerenza del sindacato nel condurre la lotta  dei lavoratori come ad esempio nella storica data del 17 dicembre quando nel comparto delle costruzioni si è vista una convergenza di iniziative di tutti i settori produttivi della società ragusana e quindi anche dei lavoratori.

Insomma una analisi a 360 gradi lucida, documentata, da far riflettere sulle condizioni del lavoro oggi in Italia ed in Sicilia in particolare dove è stato preannunziato  il prossimo arrivo del segretario generale nazionale della Cgil Susanna Camusso.

(Franco Portelli)