IL QUARANTADUENNE POZZALLESE ROSARIO CAMPO FRA I MORTI DI VIAREGGIO

 

 E’ iniziato oggi a Lucca il processo sulla strage ferroviaria di Viareggio. Fra gli imputati i dirigenti delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, Vincenzo Soprano, Michele Elia, Gilberto Galloni, Mario Castaldo, Calogero Di Venuta, Angelo Pezzati, Emilio Maestrini e delle società Gatx, Jungenthal e Cima Riparazioni. Fra le 22 vittime della esplosione di quel tragico fine giugno del 2009, il pozzallese Rosario Campo di 42 anni, investito in pieno dall’esplosione mentre a bordo della sua Yamaha 650, con la moglie seduta sul sellino posteriore, stava attraversando via Burlamacchi, una strada che fiancheggia le rotaie della stazione ferroviaria. Il povero Rosario viaggiava in direzione della passeggiata a mare. Erano stati a Bocchette, nel laboratorio della New Farg, di cui era socio, ove aveva dimenticato il telefonino. La moglie, Claudia Frasca di 36 anni, ustionata gravemente, dopo una lunga degenza all’ospedale Bufalini di Cesena, è riuscita miracolosamente a salvarsi. La tragica scomparsa di Campo, padre di Salvatore di 16 anni e di Giulia di 13 anni, ha toccato profondamente i genitori, i familiari, gli amici, la comunità pozzallese, di cui si sentiva parte integrante, nonostante avesse trovato da tempo lavoro e sistemazione in Toscana. Nel 2007 aveva comprato una villetta a Massarosa, dieci chilometri da Viareggio, ma ogni anno per le ferie ritornava nella sua città, alla quale si sentiva legato particolarmente. Tre i soci della New Farg: Rosario Campo, Giorgio Ruffino e suo fratello Francesco. Si erano conosciuti a Viareggio. I tre amici, dopo aver lavorato da falegnami, avevano deciso di mettersi in proprio. Specializzati in arredi per barche, nel giro di pochi anni erano riusciti ad affermarsi per competenza, serietà e impegno. “Rosario – ebbe a dichiarare subito dopo la tragedia il socio Giorgio Ruffino – lascia un vuoto immenso; serio, educato, molto impegnato sul lavoro, era un vero amico. Ci mancherà tanto”. Presente ai funerali di Viareggio il sindaco del tempo Giuseppe Sulsenti, con il gonfalone della città. Il giorno dopo la salma di Rosario è stata trasferita in aereo a Pozzallo, ove, dopo la messa celebrata nella chiesa Madre Madonna Del Rosario, è stata tumulata nella cappella di famiglia. “Nel momento in cui è iniziata al Tribunale di Lucca – dice il sindaco Luigi Ammatuna –  l’udienza preliminare per la strage di Viareggio, ove è morto il nostro concittadino Rosario Campo, nell’esprimere solidarietà alla moglie, ai figli, ai genitori e ai familiari, auspico che possa essere fatta piena luce su uno degli incidenti più drammatici registrati in questi ultimi anni nel nostro Paese”.

  

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