“IL PROFUMO” (ASSENZA D’AMORE E PSICOPATÌA)

Nel romanzo “Il profumo”, Suskind fa immergere il lettore in una storia tragica, carica di cattiveria e indifferenza. Siamo nella Francia di fine ‘700, Grenouille, il protagonista, viene dato alla luce da una donna non sposata che, così come aveva già fatto con i quattro figli nati prima di lui dopo averlo partorito, intendeva buttarlo assieme alle interiora dei pesci che stava squamando (era questo il suo lavoro). Diversamente che per le altre volte, quel giorno, mentre accucciata sotto il bancone stava partorendo, sia per il caldo eccessivo che per i dolori del parto, sviene. Non fa quindi in tempo ad uccidere il piccolo con lo stesso coltello con il quale aveva prima squamato il pesce e poi tagliato il cordone. Distesa su un fianco e ancora svenuta, rotola fuori dal bancone, un bel po’ di gente accorre, da un vagito emesso dal piccolo si scopre la sua presenza, la donna viene arrestata e il neonato consegnato a una balia. Inizia da questo momento il pesante e doloroso calvario di Grenouille. L’intera storia è la narrazione delle tragiche conseguenze a cui conduce la dolorosa esperienza di assenza d’amore nella vita di una persona.

Grenouille ha una particolarità: la sua pelle non ha profumo. Questo indurrà le balie a diffidare e a rifiutare di allevarlo. Finirà in un istituto gestito da una donna avida, insensibile e anaffettiva. Lì, fra incredibili maltrattamenti, sopravviverà.

Crescendo scopre di avere un pregio, riesce a percepire e riconoscere gli odori come nessun altro. Da questo momento in poi intraprende la carriera di profumiere. Inizia per lui una ricerca ossessiva del profumo che più di tutti possa conquistare l’animo degli uomini. L’intento è produrre il profumo che faccia sorgere l’amore in chiunque lo annusi. In questa ricerca ossessiva non si limita a miscelare essenza. La ricerca del profumo straordinario lo porta a non avere limiti di azione finché, nelle sue ampolle, trasferisce il profumo della pelle umana. Diventa un assassinio seriale in cerca di donne giovani, belle, affascinanti e odorose. Incapace di amare, uccide le donne per togliere loro l’odore. Le scuoia e dalla loro la pelle, attraverso procedure eccezionali, ricava le essenze dei suoi magici profumi che conquistano chiunque li odori.

I significati simbolici che attraversano il romanzo sono numerosi, tutti quanti ruotano attorno alla condanna iniziale a cui il protagonista è destinato: il disprezzo e il rifiuto nel suo naturale bisogno di cure, attenzioni e amore. Su Grenouille, l’assenza d’amore e i pesanti maltrattamenti fisici e psicologici a cui è sottoposto fin dalla nascita, avranno un effetto devastante, egli maturerà i tratti dello psicopatico. Privo di empatia, perseguirà un obiettivo folle sotto il quale si nasconde l’antico bisogno d’amore mai soddisfatto. Il profumo di cui egli è privo, su un piano simbolico rappresenta quell’identità che fin dagli albori della sua esistenza gli viene negata. Una persona costruisce infatti la propria identità all’interno di relazioni con altri individui, a Grenouille questo non è concesso, le interazioni con il mondo fin da subito sono minime e caratterizzate sempre da laceranti maltrattamenti ai quali egli si adatta con indifferenza. L’identità di una persona è anche storia familiare, ma egli, di chi lo generò, non ebbe modo di sapere nulla, se non che lo abbandonò rifiutandolo. Nella sua spasmodica ricerca di straordinarie essenze egli, in altri termini, ricerca se stesso, ciò che a lui manca e, nell’illusione che ciò che il mondo gli ha negato potrà averlo solo se egli al mondo porterà in dono un profumo straordinario, condurrà le sue estenuanti e folli ricerche in vista della tanta agognata meta: l’amore.       

 

Dott.ssa Sabrina D’Amanti psicologa e psicoterapeuta

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Studio di psicoterapia a Vittoria e Ragusa

 

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