Il Processo Tributario Telematico, novità per i commercialisti dal primo luglio

Dal 1 luglio è entrato in vigore il Processo Tributario Telematico (PTT), una norma che, nella sostanza, rappresenta una vera e propria rivoluzione per professionisti (Commercialisti, Avvocati ed altre categorie), Giudici delle Commissioni tributarie, ma soprattutto per i titolari di impresa che devono finalmente comprendere che è fondamentale diventare digitali. Per raggiungere l’obiettivo è importante che il messaggio chiaro parta dai professionisti ed è per questo scopo che martedì scorso, presso Villa Orchidea a Comiso, si è tenuto un incontro sul tema organizzato, per la prima volta in assoluto, dagli Ordini dei Commercialisti di Ragusa, Siracusa, Gela e Caltagirone, unitamente all’Associazione Magistrati Tributari di Ragusa. Come ogni novità che si rispetti, anche l’obbligatorietà del processo tributario telematico, introdotta dal DL n 119/18, vivrà una fase di adattamento e assestamento dettata per lo più dalla necessità delle Commissioni Tributarie ad attrezzarsi per ricevere istanze e redigere sentenze digitali. A ricordare le oggettive difficoltà è stato il presidente della Commissione Tributaria Provinciale di Ragusa, Michelino Ciarcià, il quale ha spiegato come una recente disposizione del Ministero imponga ancora di redigere le sentenze in forma cartacea. Pur tuttavia ciò non modifica quanto previsto dal decreto 119/18, per cui, dal 1 luglio, i ricorsi dovranno essere presentati attraverso il sistema informativo della Giustizia Tributaria (SIGIT). “Si tratta – ha commentato Maurizio Attinelli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, nelle vesti di padrone di casa- di una svolta epocale che consentirà il deposito degli atti con modalità telematiche, una nuova sfida per i Commercialisti che, sono certo, saranno farsi trovare preparati contribuendo, in qualche modo, allo snellimento della macchina burocratica ed amministrativa per seguire al meglio le imprese”. In realtà i Commercialisti hanno avuto un approccio molto timido con il PTT, prova ne è che, nel corso del periodo di prova facoltativa iniziato nel 2017, gli avvocati hanno di gran lunga superato, per numero, gli stessi; per fare un esempio concreto, su 750 utilizzatori siciliani del sistema informativo della Giustizia Tributaria, 540 sono stati avvocati, mentre 162 i Commercialisti. I Commercialisti, quindi, debbono prendere atto che la nuova normativa li colloca nel ruolo di difensori tecnici, pertanto, devono prendere coscienza della nuova opportunità che si sta presentando. A relazionare, dopo i saluti dei presidenti degli Organi che hanno organizzato l’evento, è stato il presidente del ODCEC di Siracusa, Massimo Conigliaro, che già da anni utilizza il PTT, il quale ha parlato dell’aspetto prettamente operativo del sistema. “E’pur vero- ha spiegato Conigliaro- che possono esserci delle difficoltà di gestione da parte delle Commissioni tributarie che devono essere attrezzate per visualizzare sui PC, anche in udienza, i fascicoli informatici e poi ancora materialmente debbono redigere le sentenze su supporto cartaceo caricandole dopo nel sistema, ma al di là di queste naturali difficoltà iniziali, il rito funziona, c’è dietro una sperimentazione di due anni anche in Sicilia con buoni risultati”. Il processo tributario telematico fondamentalmente ha diversi vantaggi: riduce i tempi di invio e consultazione dei ricorsi (non ci sarà più bisogno di girare per uffici per consultare gli atti), riduce notevolmente i costi dei procedimenti e si pone il grande obiettivo di smaltire tutti quei procedimenti bloccati nelle Commissioni Tributarie. Per i professionisti sarà importante, poi, educare i propri clienti ad essere digitali, ormai le cartelle, gli avvisi di accertamento e le varie notifiche arrivano tramite Pec e vi sono esempi di aziende fallite solo perché non hanno aperto la posta elettronica certificata.

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