Il presidente della Regione si dimette. Ce lo dice la RegGione Siciliana. I qui pro quo dei pesci d’aprile

La notizia è ufficiale e garantita. Il presidente della Regione, Nello Musumeci si dimette e non si ricandiderà più. La fonte è ufficiale. Anzi ufficialissima. A scriverci, ieri con una mail “official”, è stato l’ufficio stampa della regGione siciliana! Questo il lapidario testo: “Lascerò la guida della Regione Siciliana. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Nello Musumeci riferendosi alla fine del mandato di cinque anni”. Firmato ufficio stampa regGione siciliana. Naturalmente è un account non reale che fa capo alla collegata pagina facebook satirica “RegGione Siciliana”.

E’ stato uno dei numerosi pesci d’aprile che ieri sono circolati in rete. Un’occasione, quella di sorridere un po’, a cui nemmeno noi ci siamo sottratti. Ieri vi abbiamo infatti scritto della candidatura del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, a presidente della Regione. Ma si, adesso lo possiamo dire, qualora qualcuno non l’avesse capito, era un pesce d’aprile. Non era vero nel senso che Abbate non sarà candidato alla presidenza della Regione (anche se glielo auguriamo) ma sarà comunque candidato alla Regione e questo lo sanno tutti ormai da mesi. Vi diciamo la verità, non abbiamo resistito dal fare questo piccolo innocente scherzo.

E, orami secondo tradizione, anche i colleghi di Radio Rtm hanno fatto un pesce d’aprile ai propri lettori annunciando che il vescovo di Noto, Staglianò, era stato trasferito dalla sua Diocesi per andare a fare il missionario in Africa. Anche questo era un pesce d’aprile. Ma nell’era di internet dove tutto è veloce, dove le notizie molto spesso non vengono lette ma solo “scrollate” sul proprio schermo, rischiano di passare per buone.

E così qualcuno c’è cascato in questi ed altri pesci d’aprile, facendo conquistare l’obiettivo raggiunto a chi ha pensato di scriverli. Ci sono simpaticamente cascati anche i colleghi di Corriere di Ragusa che hanno prima dato la notizia e poi l’hanno cancellata rendendosi conto che non era vera. Capita, quando si va di fretta e ci si dimentica magari che è il primo aprile e dunque è il pesce d’aprile. E si, la cosa ci ha fatto sorridere e ha fatto sorridere in tanti. E in questo periodo di coda lunga della pandemia, da una parte, e di guerra ancora in corso, dall’altra parte, ogni tanto un sorriso “strappato” ci vuole pure. Obiettivo raggiunto.

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