IL PID ANNUNCIA NUOVE BATTAGLIE CONTRO LA LEGGE “PORCELLUM”

Parte in questi giorni la raccolta firme necessaria affinché si possa abrogare tramite referendum la legge elettorale vigente, la cosiddetta “Porcellum”. Legge che fu voluta fortemente dall’attuale Premier Silvio Berlusconi e ideata principalmente dal ministro Calderoli che poco dopo la definì lui stesso una  “porcata”.

Pure nella nostra città qualcosa si sta muovendo e a tal proposito a dire la sua è Vincenzo Castilletti, il coordinatore provinciale dei Popolari per l’Italia di Domani: “Anche da una provincia piccola come quella di Ragusa possono arrivare sollecitazioni di una certa valenza che invoglino chi di competenza a rimeditare alcune scelte. Sul “Porcellum”, il PID provinciale di Ragusa, dopo essersi confrontato al proprio interno, ritiene sia arrivato il momento di dire basta. E per questo stiamo già inoltrando un’apposita richiesta ai nostri vertici regionali affinché possano essere sensibilizzati in tale direzione, invogliando il Governo nazionale ad avviare il percorso per una modifica impellente della legge elettorale”.

Secondo Castilletti infatti la legge che sostituì il precedente “Mattarellum” va cambiata: le liste bloccate sono antistoriche e rappresentano una vera e propria limitazione per le opzioni di scelta dell’elettorato che, in questo modo, non può esprimere appieno la propria sovranità.

“I Parlamentari – continua il coordinatore del PID – “sono chiamati a rappresentare una parte della collettività e, per questo motivo, non possono essere eletti d’ufficio, come accade oggi con le liste bloccate, ma devono essere la reale espressione del territorio. Auspichiamo, per questo motivo, un ritorno al proporzionale e alla possibilità, per gli elettori, di esprimere la propria preferenza. In tempi difficili come questi è almeno opportuno che chi vota possa decidere in maniera chiara su chi orientare il proprio sostegno”.

La voce di chi urla che il popolo è sovrano così tenta ancora una volta di elevarsi su chi, invece, di ascoltare non ci pensa proprio: già nel 2009 era stata percorsa la strada del referendum ma nessuno dei tre raggiunse il quorum.

A distanza di due anni si ritenta: il 30 settembre scadrà il termine per presentare i moduli alla Cassazione    e i circoli di Libertà e Giustizia  si stanno attivando su tutto il territorio nazionale per organizzare banchetti di raccolta firme. Insieme a partiti e altre associazioni o da soli.

Castilletti ha annunciato che anche il PID è pronto ad appoggiare le iniziative che porteranno ad avere una legge elettorale più giusta affermando che il proprio partito si farà portavoce di una pressante istanza che proviene dal basso e che senza nessuna ombra di dubbio ha bisogno di essere presa in considerazione.

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