“IL PICCOLO PRINCIPE”: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER BAMBINI SPECIALI.

 Il Piccolo Principe Onlus è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro che opera nel settore della disabilità infantile: si occupa di bambini speciali, insomma.

Costituita nel 2003, nasce dalla volontà di molti genitori e volontari che, non solo, hanno il desiderio di aiutare bambini affetti da handicap psico-fisico, ma soprattutto hanno  voglia  di sviluppare, insieme agli altri bambini cosiddetti “normali”attività costruttive, in tal modo da avere l’occasione di far vivere la loro vita parrallelamente a quella che ogni bambino “normale” vive.

Il 06 Gennaio 2006 l’Associazione ha inaugurato il primo Centro “Piccolo Principe” di Riabilitazione Sociale a Ragusa. Il 20 Settembre 2009 nasce il secondo Centro Socio – Educativo “Piccolo Principe” a Donnalucata (Scicli).

Il 6 Gennaio 2012 ,invece, è stato inaugurato il terzo Centro a Chiaramonte. Le tre sedi accolgono bambini provenienti da tutta la provincia di Ragusa ed operano in coerenza con i programmi e gli obiettivi posti dall’ Associazione.

In occasione  del loro ottavo anniversario, animati dal senso di entusiasmo e dedizione che ogni giorno mostrano, i volontari, gli educatori professionali, i psicologi, gli assistenti sociali coordinati da Melania Firrito, hanno voluto ricordarci la bellezza della vita e del dono di essa, partecipando ad una giornata all’insegna della beneficienza, dell’armonia e del divertimento, grazie all’organizzazione ed all’ospitalità di Chiara Raniolo, proprietaria insieme alla mamma, del negozio “Gurrieri Raniolo”.

“Noi, voi e il Piccolo Principe” è un’iniziativa nata già l’anno scorso, che visto il successo creato dall’atmosfera piacevole e sorridente che solo un bambino può comunicarci, vuole proporsi e diventare un’appuntamento annuale; quest’anno hanno piacevolmente arricchito il bel pomeriggio, le “favole riciclate” di Sylvia Sànchez Ogayar , le note accarazzete dalla fisarmonicista Nicoletta Fiorina e la presenza di una simpatica befana che allietava il palato dei bambini, offrendo gustose caramelle.

L’occasione è stata anche momento di beneficienza per sostenere le varie strutture de “Il piccolo Principe”, per far in modo che a questi bambini venga data la possibilità di costruirsi un futuro,  o semplicemente per “pagare una bolletta della luce”.

Abbiamo incontrato Chiara Raniolo che ci racconta che,ogni anno, prima del periodo natalizio, ogni negozio dispone di un budget specifico per allestire la vetrina con gli addobbi natalizi, appunto. Chiara, ha deciso di risparmiare su quest’ultimi, utilizzando materiale di riciclo o acquistando diversi oggetti artigianali che i bambini avevano la possibilità di regalare alla gente presente alla festa. In tal modo, ha potuto utilizzare i risparmi dedicandosi interamente alla realizzazione dell’iniziativa.

 Un passo lodevole che va elogiato, sostenuto ed incoraggiato, e soprattutto un fatto che non può non essere preso in considerazione dagli altri commercianti come esempio di sensibilità ed umanità.

E’ importante il fatto che i bambini ed i genitori possano contare su di noi; l’associazione, infatti, è sempre in cerca di volontari che aprono le loro porte, oltre che il loro cuore, a tutte le persone che hanno voglia di dedicare un pò del loro tempo ai bambini, ogni giorno dalle 15 in poi, presso la sede, in via Di Cillo Rocco, 3.

Una possibilità di crescita, di confronto e di comprensione assoluta in merito ai termini  “normalità” e “diversità” : in fondo sono solo parole, etichette che una maggioranza di persone applica, semplicemente.

 Ogni giorno, ci sono persone, persone meravigliose, che nel loro piccolo, spalancono il loro cuore per il benessere degli altri, instaurando bellissimi rapporti fatta di sincerità, spontaneità ed affetti, arricchendo la loro vita grazie ai sorrisi di tutti i bambini.

E qualche volta, “Il piccolo principe” fa anche dei miracoli, come la storia di Francesco: ha 9 anni ed è un bambino affetto da una sindrome genetica molto rara, associata a un ritardo mentale grave. Secondo le pubblicazioni scientifiche di settore solo il 30% di questi bambini riesce a camminare, e se ciò accade è solo nella prima infanzia.In luglio gli operatori del centro , dopo un consulto con alcuni luminari milanesi, hanno deciso di interrompere le strategie educative per insegnare a Francesco a camminare.

“Io e l’operatore che lo segue da sempre ci siamo guardate in faccia e dentro sentivamo che ci chiedeva di continuare a lottare per lui –racconta Melania-Poi, un giorno un’emozione incredibile, i suoi primi passi, barcollanti.

Francesco è  rimasto in equilibrio per un po’ e poi è partito.

 

 

 

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