Il “padre” del turismo a Pozzallo. La città ricorda così Enrico Borrometi che non c’è più

Era la fine degli anni Novanta del secolo scorso quando a Pozzallo un gruppo di giovani avviò un percorso che ne ha cambiato la fisionomia. Da città marinara a città turistica con un’offerta che gli altri centri della costa sud orientale dell’isola si sognavano. Ebbene di quel gruppo di giovani il ruolo di pioniere, di “leader” era svolto dal dinamico e lungimirante Enrico Borrometi. All’epoca le licenze per ritrovi in città e nel suo litorale si contavano sulle dita di una mano. La legge Bersani del 1998 (la n. 114), concedendo grandi margini di apertura, permise che a Pozzallo fiorisse un turismo di attrazione con chalet, ristoranti, chioschi, bar, pizzerie, balere per danzare, strutture ricettive. A fiotti i giovani raggiungevano questi locali per passare giornate spensierate e nottate all’insegna della buona musica mentre i giovani pozzallesi non erano più costretti ad andare fuori città. Un’offerta che rasentava quella della riviera romagnola. Fu uno sviluppo turistico inaspettato, costruito con le idee e l’impegno di questo gruppo di giovani con a capo proprio l’instancabile e vulcanico Enrico Borrometi. Le loro idee vennero subito abbracciate dall’attuale sindaco Roberto Ammatuna.

Enrico Borrometi pioniere del turismo pozzallese forte di una nuova disciplina in materia di commercio, di una modernizzazione e di un pluralismo che vennero abbracciati con entusiasmo da quei giovani che per vivere non erano più costretti a solcare i mari di tutto il mondo.

Fantasia, impegno, lungimiranza. Era tutto questo il compianto Enrico Borrometi che ha creduto nella libertà dell’iniziativa privata. Tutto quello che ha fatto nella sua vita è la storia di questi giorni, la storia di una Pozzallo che ha fatto il salto di qualità diventando luogo di attrazione, di divertimento. Qualche mese fa una malattia lo aveva colpito portandolo, ora, a dare l’addio a questo mondo che tanto amava ed a questa vita che lo vedeva legato alla moglie, ai tre figlioletti, ai parenti, agli amici. Una malattia contro la quale ha lottato con le stesse forze che ha messo nel suo vivere da uomo e da imprenditore. Si deve molto a questo imprenditore protagonista della svolta economica e turistica della città e del suo territorio. Un imprenditore dal grande intuito e dallo spiccato entusiasmo che è riuscito a trasmettere agli amici, prima di tutto a quel gruppo di giovani che 24 anni fa è stato il motore dello sviluppo della “Pozzallo in” di oggi.

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