È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL GIRO DEL MONDO IN 3 GIORNI
15 Dic 2013 16:03
Un compleanno importante per la Rivista Italiana di geopolitica, facente parte del Gruppo Editoriale L’Espresso e fondata nel 1993 dall’attuale direttore, il geo politologo Lucio Caracciolo.
La rivista nasce dopo il crollo del Muro di Berlino in un periodo caratterizzato da straordinari cambiamenti dal punto di vista geopolitico. Si occupa dei grandi temi di attualità internazionale. Limes si basa sull’incrocio di competenze e approcci diversi. Ad essa collaborano studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi…) e decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager…) che collaborano in un clima di scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di visioni del mondo.
La rivista, nata come bimestrale, dal 2013 è diventata mensile.
Punto di riferimento per studiosi o semplici appassionati di esteri, geopolitica, strategia internazionale, Limes ha accompagnato i tanti avvenimenti che hanno cambiato gli equilibri mondiali: guerre, crisi locali e globali, nuovi scenari politico-economici. Con uno sguardo sempre attento non solo al presente ma anche al futuro, cercando d’intravedere nell’attualità i possibili scenari del domani.
Per festeggiare i suoi 20 anni di successi, Limes vuole festeggiare con chi, più di tutti, ha creduto nel suo progetto: i lettori, con una kermesse che si chiuderà oggi al Palazzo Ducale di Genova. Un week-end ricco di appuntamenti e un programma studiato per approfondire i temi caldi del dibattito internazionale. Le firme della rivista, gli autori storici ma anche esperti e ospiti illustri si confronteranno tra loro ma soprattutto con il pubblico. In un viaggio ideale che vuole sì guardare all’attualità ma puntare anche ad unire in un solo filo logico due decenni di esperienza ‘sul campo’.
“Che mondo fa”, titolo dell’ultimo numero della rivista, è il quesito che ha fatto da apripista alla tre giorni genovese. Uno sguardo attento e analitico sul particolare contesto attuale con una costante trattazione circa il forte dibattito sull’euro che in questi giorni incalza le polemiche della scena politica e destabilizza i troni del potere economico legati alla Troika. Ma non solo. Si è affrontata l’analisi delle transizioni politiche in corso dopo le “primavere arabe” e lo spionaggio globale dopo lo scandalo Nsa e le rivelazioni di Snowden.
Ancora, le prove che attendono l’Africa e l’America Latina, il futuro della Russia, la competizione tra Cina e Stati Uniti e gli equilibri tra i due colossi. Assieme al fondatore della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, si è tentato d’interpretare la sfida apostolica di Papa Francesco ma anche il suo straordinario successo mediatico.
Ultima tappa di questo viaggio ideale, prevista per questa domenica, sarà l’Italia, con una conversazione fra Ilvo Diamanti e Lucio Caracciolo che intreccerà le questioni nodali della crisi dal punto di vista politico e sociale per capire se il declino del nostro Paese è davvero un destino. O se, al contrario, qualcosa si può fare per uscire dalla crisi in tempi brevi.
Tutti gli argomenti trattati saranno inseriti in aggiornamento sul sito della rivista e consultabili da chiunque ne abbia interesse.
“C’è un grande interesse sui mutamenti a livello mondiale, lo dimostra il successo di una rivista settimanale come
Internazionale o il fatto che lo stesso Limes sia diventato un mensile, da trimestrale qual era. C’è però una straordinaria difficoltà a uscire dal profluvio di informazioni che ci arrivano da ogni parte, e c’è la necessità di approfondire, di capire. Per questo penso che questi tre giorni siano davvero una grande opportunità “. Luca Borzani, presidente della Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura, commenta così “Il giro del mondo in tre giorni”, evento che va a rafforzare una collaborazione già in auge da tempo, perché cultura e trasformazioni globali non possono non scindersi e intricarsi fortemente.
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