Il “Gioia” a Scicli: si va verso la conferma (quasi scontata)

Non possiamo dire “habemus papam”, frase cui si ricorre spesso scherzosamente per annunciare una buona notizia ma quasi certamente non mancherà molto. Ci riferiamo alla travagliata decisione legata allo svolgimento o meno della festa del “Gioia” a Scicli per la quale in un primo momento si era registrato un “niet” da parte di padre Ignazio La China, vicario foraneo del vicariato di Scicli, a nome quindi di tutto il vicariato della città e successivamente un timido ma determinante ammorbidimento. In queste ore infatti, il montare delle proteste da parte dei commercianti della città, da parte degli stessi cittadini che non si spiegano perchè nell’ambito della stessa diocesi eventi dello stesso tipo sono stati ammessi, come ad esempio la Madonna Vasa Vasa a Modica e a Scicli invece no, ed anche a seguito di prese di posizioni forti ed autorevoli come quelle del critico d’arte, Vittorio Sgarbi, che non si spiega perchè Don La China voglia tenere “il Cristo in lockdown, la situazione pare si stia evolvendo verso la scelta di tenere la manifestazione religiosa. In giornata di tutti gli attori coinvolti nella vicenda dovrebbero sciogliere la riserva e con altissima probabilità decidere proprio di tenerla questa benedetta processione, è il caso di dirlo, del “Gioia” a Scicli. E’ ancora presto per cantare vittoria e per scaramanzia, che per la verità non si lega affatto con l’aspetto religioso della vicenda, non andiamo oltre ma in cuor nostro, ognuno di noi in fondo l’ha sempre saputo che la Pasqua della tradizione iblea non sarebbe stata privata del “Gioia”.

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