IL FLAMENCO DELLA COMPAGNIA GUADALMEDINA HA RAPITO IL PUBBLICO

“Essere flamenco è avere un’altra carne, un’altra anima, altre passioni, un’altra pelle, altri istinti, desideri: è avere un’altra visione del mondo, con un sentimento grande; il destino nella coscienza, la musica nei nervi, fierezza indipendente, allegria con lacrime”. Tomas Borras ha descritto come meglio non si poteva, nell’“Elegìa del cantaor”, la più sincera anima espressiva che ha caratterizzato l’esibizione della Compagnia Guadalmedina. Sabato sera, a “La Spiaggetta” Sampieri, nell’ambito della rassegna “Rarike”, è stata messa sul piatto la forza e la voglia di una dimensione, quella spagnola, in grado di rapire l’attenzione di chi guarda. Deborah Idelia Brancato e Giulia Compagno, accompagnate da Marcello Savona (canto, chitarra e flauto) e da Luca Fasoni (composizione e chitarra), si sono cimentate nella rappresentazione di musica e danza di flamenco sul tema “Tiempo contra tiempo” che si ispira a momenti conviviali in cui ogni protagonista “racconta”, attraverso la propria espressione artistica, i fatti della vita quotidiana, come in un momento di riunione, ricreando situazioni e atmosfere che parlano del dramma della vita: il dolore, l’amore, la gioia, l’ironia, l’ilarità.

Il tutto condito dalla passionalità spagnola. Lo spettacolo, rigorosamente dal vivo, si è aperto con il ritmo crescente delle percussioni delle palmas, dello zapateado e delle chitarre che hanno dato vita ai ritmi tipici del flamenco. Le “bailaoras” si sono accomodate come attorno a un fuoco con i loro scialli, tratteggiando le varie espressioni e i vari stati d’animo del loro essere come se si trovassero in uno dei più tradizionali “tablao” di Spagna. Tanti gli spettatori che hanno seguito, con la massima cura, questa nuova esibizione che ha voluto far rivivere le emozionanti atmosfere di uno dei luoghi più suggestivi del pianeta per quanto riguarda la danza e la musica. La Compagnia Guadalmedina ha portato in scena uno spettacolo che è riuscito a spaziare dal flamenco puro a quello moderno e, per certi versi, “contaminato”, sulla base del bagaglio maturato in diversi anni di esperienza in Andalucia. “Assaporarsi, darsi, vivere”: sono questi, per citare ancora Borras, i tratti distintivi del flamenco, una espressione artistica in grado di coinvolgere, come poche, il pubblico. Un’altra scommessa vinta per il promoter musicale de “La Spiaggetta”, Riccardo Occhipinti, che ha così potuto verificare la grande attenzione che il pubblico nutre nei confronti dei vari generi musicali provenienti da ogni parte del mondo. “Significa – aggiunge Occhipinti – che è la strada giusta, la strada che continueremo a percorrere per il resto della stagione estiva”.

 

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