IL DUE SETTEMBRE AL PALAZZO DELLA PROVINCIA IL CONVEGNO

Un evento nell’evento. Si preannuncia così il convegno che l’Associazione Ragusani nel Mondo ha programmato, come evento collaterale al premio, per il prossimo 2 settembre, alle ore 18,30 alla Provincia regionale di Ragusa. “Le origini storiche della comunità iblea del Paraguay” sarà il tema del convegno di approfondimento che vedrà l’intervento di esperti e docenti che hanno tra l’altro avviato alcuni importanti studi sull’emigrazione siciliana, e iblea in particolare, in quella terra. Ad aprire i lavori, che saranno moderati dal giornalista Salvo Falcone, sarà il presidente della Provincia, Franco Antoci, tra l’altro presidente dell’associazione, per poi cedere la parola ad Alessandra Russo, direttore generale dell’Assessorato regionale Dipartimento Lavoro, Lucio Oieni e Maria Carmela Di Bartolo, entrambi dirigenti dello stesso dipartimento. Parleranno delle nuove politiche regionali nel settore dell’emigrazione. Sarà il direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo, Sebastiano D’Angelo, a soffermarsi su quella che è una nuova frontiera dell’emigrazione iblea nel mondo, “scoperta” dal vivo nella missione che si è svolta lo scorso aprile. Una scoperta di una parte della memoria perduta, come dichiareranno i sindaci di Giarratana e Comiso, Giuseppe Lia e Giuseppe Alfano, dalle cui città sono partiti molti degli iblei presenti nel Paraguay. Infine si avrà la presentazione del volume “La Colonia Trinacria in Paraguay” curata dal docente Marcello Sajia, direttore della rete regionale dei musei dell’emigrazione. La serata sarà conclusa dalla proiezione del documentario sulla missione in Paraguay che ha rappresentato una piacevole sorpresa anche per i componenti dell’associazione, con incontri istituzionali ad alto livello, perfino presso il Ministero degli Esteri, con il titolare del dicastero Hector Ernandez, proprio di origine comisana. A coordinare in loco gli incontri ad aprile è stata l’Associazione dei Siciliani del Paraguay, fondata dal  ragusano Carmelo Modica ad inizio degli anni 2000 e attualmente retta da Patrizia Giunta, che ha predisposto un ricco e variegato programma di iniziative e ospitalità, compresa una mostra fotografica. Salvo casi rari, quasi tutti i paraguagi d’origine iblea hanno reciso ogni legame affettivo e culturale con la terra dei loro avi, pur mantenendo i cognomi originari e esprimendo  una forte volontà di attivare nuovi rapporti e maturare una più compiuta conoscenza con la nostra realtà socio-culturale e turistica. Un’emigrazione iniziata nel mese di ottobre del 1898. Dopo un mese di una lunga traversata oceanica, fra disagi e difficoltà d’ogni genere, ed una sosta non prevista nel porto di Buenos Aires di due settimane, arrivavano per le vie fluviali al porto di Asuncion oltre duecento emigranti siciliani, in buona parte provenienti dall’aerea iblea. Inseguivano il sogno del facile successo nelle dorate terre americane, alimentato da gente con pochi scrupoli. Oggi un terzo della popolazione paraguaiana è di origine italiana, con un buon 30% di siciliani. Di questi la maggior parte è costituita da iblei, con presenze che la pongono ai primi posti nel mondo per consistenza numerica.

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