IL DOLORE CHE HO SCOPERTO

Non ho dimenticato il sordo dolore dei tempi che l’hanno fatto nascere ed alimentato e mai vorrei dimenticarlo. Sono la mia infanzia e la mia adolescenza che fanno parte della mia vita. Ogni dolore, qualsiasi esso sia, lascia delle tracce incancellabili. Ho imparato che per poterci convivere in armonia non mi rimane altro che accettarlo completamente, senza riserve. .. La continua e molta faticosa accettazione di ogni più piccola sfumatura me lo fa rivivere intensamente, ma non mi travolge, perché sto imparando a dare il giusto peso alle cose. Soffrirò ancora, si lo so, ma il dolore non mi fa più paura; è questa la cosa più importante. Sto superando la prova più grande, la disperazione, che così piccolo, da solo mi sono trovato ad affrontare: la sto un poco alla volta superando; quando senti che l’amore per la vita è la linfa vitale di tutto, è impossibile tornare indietro completamente. Il dolore come ogni altra cosa va accolto con la mente e il cuore liberi perché più lo accogli e più può esprimersi; in questo momento ho proprio il desiderio di prendermi cura di me, di volermi bene e di crescere, per non smettere mai più…  Ho scoperto come l’amore, quando è vero, permette di accettarci integralmente; in questo mio viaggio ho imparato a piangere, a morire nel mio ego di bambino ferito, per rinascere più autentico e forte di prima nel mio Sé adulto. Ho scoperto che l’ascolto quando è libero da ogni giudizio, permette di spogliarsi da ogni pregiudizio. Ho scoperto come il poter tacere senza essere allontanato mi abbia dato la possibilità di incontrarmi. Ho scoperto come il sapere accogliere serenamente la rabbia, mi abbia permesso di pulirmi. Ho scoperto che la capacità di andare oltre le ferite del passato sia quello di cui tutti abbiamo e avremo bisogno. Ho scoperto come il rispetto ricevuto permette di essere liberi di rispettare, nel profondo, se stessi e gli altri. Ho scoperto come la sofferenza permetta di educarsi al valore della vita.

 

Fabio  Corifeo 

 

 

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