IL CUCCIOLO: QUALI ERRORI DA EVITARE?

Oggi parleremo del cucciolo, di quali sono gli errori più frequenti che, in buona fede, si fanno quando entra in casa il nuovo amico. L’ingresso nella casa per il nostro cucciolo è quasi sempre traumatico, tutti  lo guardano ed emettono strani suoni , spesso acuti, che alle nostre orecchie risultano tipo “quanto sei bello”, “batuffolino” , “ti vogliamo bene”, mentre alle sue risultano “afffrfrfjjgre” , “huiieriri” e così via.

Dopo questo primo approccio non del tutto sereno, almeno per lui, inizia la nostra convivenza che, da subito, potrebbe diventare difficile specialmente per chi si trova alla prima esperienza. Dopo poco scopriamo che lui fa la pipì, ma mentre la prima volta quasi con tenerezza diciamo “poverino doveva fare la pipì”, dopo una settimana diciamo “non ce la faccio più con la pipì, ed allora “l’animale a due zampe” inizia a pensare che tutta la sua vita sarà condannata a raccogliere pipì, quando tutto va bene, ma anche altre cose più ingombranti . Iniziano i rimproveri al cucciolo che penserà:

 “ ma questo animale ha dei problemi ,parla una lingua a me sconosciuta, ogni  tanto si arrabbia e per sfogarsi mi fa vedere la pipi, per non dire quando,  per salutarlo, gli salto un pochino addosso e lui inizia nuovamente a fare versi strani e modifica il suo stato d’animo, che strano animale”.

A questo punto è chiaro che la comunicazione tra lui e noi è pari a zero, ma lui tuttavia ha capito che siamo solo un po’ scemi ma non cattivi.

Ogni giorno che passa il quadrupede scopre il mondo con i suoi mezzi  utilizzando la bocca per rosicchiare qualcosa, ed il bipede vuole che lui non distrugga più la sua tana e inizia a dire una serie infinita di “bastaaaaaaa”, “noooooooo”, “smettilaaaaaaaa”, guarda cosa hai fatto, tutto questo intervallato da momenti in cui cerca di insegnare, ripetendo in maniera ossessiva delle parole tipo: “seduto, seduto, seduto, seduto, seduto” oppure “vieni, vieni , vieni , vieni, cuccia cuccia cuccia” e così via. Ma il terribile batuffolino non fa nulla, però colpo di genio, se prendiamo in mano un biscottino allora si siede e se non ha nulla di meglio da fare viene pure al nostro richiamo. Riflessione: il cane, altro che miglior amico dell’uomo, un opportunista, si siede e viene solo se vuole qualcosa da me, altrimenti poco gli INTERESSO.

Proprio dall’ultima parola deve partire la nostra riflessione, INTERESSE, perché non sono interessante per lui se non ho cibo? Perché non mi ascolta se non posso ricambiare subito la sua buona condotta con un premio? E perché io che pulisco i suoi bisogni, gli do da mangiare, gli garantisco un tetto e cure mediche merito meno attenzioni di quel signore sconosciuto che durante la passeggiata lo ha chiamato e lui subito gli è corso incontro senza che avesse nulla, ma solo per farsi accarezzare?

 

La risposta alla prossima volta.

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