Il corteo degli studenti a Ragusa: “Ecco perché protestiamo”. FOTO GALLERY

Centinaia di studenti di tutte le scuole secondarie di Ragusa si sono riuniti venerdì in un corteo partito da piazza Zama e concluso in Piazza San Giovanni dedicato alla protesta degli studenti contro il nuovo metodo d’esame introdotto quest’anno con forte ritardo.

Il rappresentante d’ istituto dell’ E.Fermi Federico Androne insieme al Presidente della consulta regionale Giovanni Accardi si sono occupati di condurre il corteo da un furgone in movimento seguiti dalle urla e dalle proteste di tutti gli alunni che, insieme a loro hanno protestato nella speranza che il ministro dell’istruzione Marco Bussetti possa ascoltare le parole non solo di coloro che hanno protestato  ma degli alunni di tutta Italia vista l’entità nazionale dello sciopero.

L’obiettivo principale di questa manifestazione secondo le parole di Federico Androne è quello di far esprimere il dissenso degli studenti verso questa riforma “campata per aria”. Tuttavia durante il corteo non viene criticato il contenuto in sé della riforma ma bensì l’applicazione errata visto che a detta degli studenti non può ritenersi possibile che a soli 4 mesi dall’esame finale, 5 anni di esercitazioni e di lavoro vengano completamente ignorati.

Tuttavia il pensiero del rappresentante non è principalmente diretto ai ragazzi del 5° anno visto che ormai è impensabile che avvenga un secondo cambiamento entro la fine dell’anno scolastico ma, è invece diretto a tutti quei ragazzi che ancora si trovano nel mezzo del loro cammino di studi che dovranno affrontate un esame che ha detta di molti “rasenta più un quiz televisivo che un esame di maturità”.
contributo editoriale di Francesco Portelli – foto di Vincenzo Giordano

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