IL CONSIGLIO COMUNALE DI POZZALLO DICHIARA DECADUTO PINO ASTA

09 Dic 2012 17:52

Il civico consesso,  nella seduta di domenica 9 dicembre 2012, ha dichiarato decaduto dalla carica di consigliere comunale Giuseppe Asta, detto Pino, eletto nella lista civica “Il Timone”, transitato successivamente nel partito Italia dei Valori di Antonio di Pietro. Si chiude così, a distanza di sei mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, la parentesi aperta sin dalla prima seduta del Consiglio, quando, a seguito di un esposto presentato dal cittadino pozzallese Carmelo Distefano, ex consigliere comunale, il presidente Gianluca Floridia aveva inserito all’ordine del giorno l’argomento relativo alla eventuale incompatibilità di Pino Asta  ai sensi dell’art. 14, comma 6, della Legge Regionale 24.06.1986, n. 31 che recita testualmente:”E’ incompatibile con la carica di consigliere provinciale o comunale colui che ha lite pendente in quanto parte in un procedimento civile o amministrativo con la Provincia o il Comune”.

Pertanto, consumati tutti i passaggi previsti dalla normativa vigente, acquisito il parere dell’Assessorato regionale agli Enti Locali, constatato il persistere della causa di incompatibilità, il Consiglio, ha dichiarato decaduto il consigliere Asta con i dieci voti dei consiglieri di maggioranza presenti in aula. Assente il consigliere Francesco Gugliotta, si è astenuto il presidente Gianluca Floridia. Chiara al riguardo la dichiarazione rilasciata nel corso della precedente seduta consiliare, a nome dei gruppi di maggioranza, da Rosa Galazzo:” Noi abbiamo sempre tenuto un atteggiamento laico, senza alcun pregiudizio, e lo abbiamo ampiamente dimostrato attraverso tutti i pareri richiesti. La nostra azione è mirata unicamente a dotare l’Ente di un organo legittimo”. La causa civile pendente tra Pino Asta ed il Comune fa riferimento alla richiesta di risarcimento danni di 500.000 euro, avanzata nei suoi confronti dal sindaco del tempo Giuseppe Sulsenti, per avere leso gravemente l’immagine della città con la diffusione su un giornale locale di una notizia falsa. Al posto di Asta dovrebbe subentrare il primo dei non eletti  Melania Santaera.