IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA LE TARIFFE DEL CANONE IDRICO

Niente di nuovo, l’amministrazione tira a campare fino all’anno prossimo. Riproposte le tariffe dell’anno scorso con un ritocco di 20 euro in più sull’addizionale per i non residenti. Questo addizionale , diventato “una semper”, rimane la maniera più facile e semplice di battere cassa per una amministrazione che non vuole affrontare a fondo questioni spinose , specialmente a fine mandato. A proposito di addizionale, facciamo notare che l’acqua è un servizio a tariffa, e pertanto, male si sposa con un indiscriminato addizionale, che per sua natura è una tassa,non risponde ai criteri di gradualità propri dei servizi…

Il PD, inoltre, fa notare che le proposte devono venire dalla maggioranza che amministra, e che non si può fare appello al senso di responsabilità dell’opposizione soltanto quando fa comodo. Sulla questione specifica non è ancora possibile contare su dati certi su cui basare qualsiasi proposta. Incerto il numero degli utenti residenti e non, fra questi quanti quelli “fantasma”, gli evasori e… quanti pagano regolarmente per tutti! Su queste “incertezze “, ed altre ,come ambiti e ruoli di competenza tra Comune e Mediale,prima che sulle tariffe va fatta chiarezza e messo un punto fermo.

Gli addizionali possono “equilibrare” il bilancio di un anno, ma lasciano insoluti i problemi di fondo e gli anni che passano li fanno diventare sempre più pesanti . Cosa si può proporre se non si dispone di dati certi? Il PD , assieme ad altri, ha proposto un organismo di controllo, tecnico, contabile amministrativo e legale, supportato da associazioni di tutela consumatori per partire da certezze, e non da approssimazioni.

L’amara considerazione sulla questione acqua, è che si speculato troppo stravolgendo il progetto originale nei tempi e nelle modalità e controllato poco , una strategica disattenzione “politica” del tanto peggio tanto meglio, sino al punto di non ritorno.

 

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