IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IGNAZIO NICOSIA HA INVIATO AL PRESIDENTE ANTOCI UNA LETTERA CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Con la nota in oggetto la Signoria Sua mi informa di considerare “inopportuna” la convocazione di una assise politico/amministrativa finalizzata alla definizione di modi e tempi di compartecipazione di tutte le Autonomie Locali del nostro Territorio al Consorzio Universitario in atto esistente, a giustificazione della Sua scelta Ella adduce, peraltro, quale motivazione portante del Suo diniego: “la grave morosità finanziaria del Comune di Modica nei confronti del Consorzio, lo scioglimento del Corso di laurea in Informatica applicata di Comiso dovuta, anche questa, al mancato pagamento ed, infine, il ritiro del Comune di Vittoria dal Consorzio stesso …”.        Prendo atto, quindi, che la Sua breve nota, non solo liquida, ritengo un tantino troppo  velocemente la legittima richiesta di avviare un dibattito democratico tra i rappresentanti dei dodici Comuni della Provincia Iblea proveniente da questo Consigliere Provinciale, ma, al contempo trancia un giudizio di condanna senza appello nei confronti delle tre più grandi Municipalità della Provincia di Ragusa, i Comuni di Comiso, Modica e Vittoria, additate, al pari di qualsivoglia “cattivo pagatore” come realtà incapaci, almeno per quanto attiene ai problemi dell’Università ragusana, di caricarsi di una qualsivoglia responsabilità.          Lei mi perdonerà (o forse no) se non concordo con la Sua analisi, perché non vi è mai un momento inopportuno per instaurare un confronto costruttivo con qualsivoglia altro soggetto, ancor più se Pubblico e, conseguentemente, interprete dei bisogni di una Popolazione e del un Territorio su cui questa vive; perché (e questo Lei lo sa bene) alla luce del nuovo Statuto che regola la vita del Consorzio Universitario è possibile ripensare con efficacia ad una partecipazione, quantomeno nella forma del “Socio Sostenitore” delle realtà Comunali tutte di questa nostra provincia, ed infine, ma non ultimo, perché è impensabile che Codesta Provincia Regionale privi del proprio Status di membri di diritto di questo consesso territoriale tre Enti colpevoli, a Suo dire, esclusivamente di non aver potuto far fronte ad un impegno economico, imbavagliando così non solo gli Amministratori di quegli Enti ma anche gli Studenti Universitari (e le loro famiglie) di quei Comuni che, al pari di tutti gli altri Studenti della Provincia hanno pieno diritto di partecipare alle scelte che riguardano il Consorzio Universitario Ibleo e, conseguentemente, la loro vita. Per quanto sopra, sig. presidente, Le chiedo di rivedere la Sua decisione accogliendo la mia precedente istanza del 28 gennaio c.a. ritornando ad appropriarsi del Suo vero Ruolo che certamente non è quello di esattore ma, nell’esclusivo interesse del Bene Comune di tutti i Cittadini Iblei, quello di Presidente di una Istituzione preposta al Coordinamento delle realtà Amministrative di questo Territorio. Resto in attesa di un cenno di riscontro che, data la particolare contingenza, si auspico con il carattere dell’Urgenza.

 

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