IL COMMISSARIO CARTABELLOTTA ONORI I SUOI IMPEGNI SULL’UNIVERSITA’

Il Laboratorio politico culturale 2.0 esprime profonda preoccupazione per le sorti del Consorzio Universitario e quindi della nostra Università, dinanzi alla radicalizzazione dello stato di perenne emergenza, in cui la stessa sembra versare a periodi alterni, ma ormai costanti. Ci eravamo rincuorati dinanzi all’atteggiamento risoluto e chiaro del Commissario Cartabellotta che aveva, prima deliberato un atto di indirizzo e poi dichiarato, in una assemblea pubblica ed istituzionale, la volontà dell’ex Provincia di voler revocare il recesso dal CUI, deliberato dalla Floreno, e perciò di rientrare a pieno titolo nella compagine del ruolo di Socio Fondatore del Consorzio stesso, con la propria partecipazione economica come da convenzione stipulata con l’Università catanese e con il Comune di Ragusa. Ci stupisce e ci rammarica oltremodo, dover prendere atto dell’inerzia del dr. Cartabellotta e della sua manifesta retrocessione di volontà dalle sue posizioni originarie, anche perché il piglio con cui ha affrontato il suo mandato, vedi i fondi ex Insicem o l’Expo, ci aveva fatto sperare in una vera inversione di tendenza, invece, dobbiamo supporre che “ordini superiori” hanno dirottato la sua volontà. Esortiamo il Presidente Borrometi, il CdA tutto, il Sindaco, i deputati iblei, i lavoratori, i docenti, gli studenti e le loro famiglie a non demordere dal difendere l’esistenza della nostra Università, che appartiene al territorio ibleo, perché l’abbiamo fondata e faticosamente sostenuta dinanzi ai micidiali attacchi inferti una volta dall’Ateneo catanese, dalla Regione e dalla Provincia. Non permetteremo a nessuno, peraltro in forza di una nomina commissariale, di chiudere la nostra “bottega”. Il Laboratorio 2.0, con in testa il suo portavoce Sonia Migliore, si spenderà , come sempre, senza se e senza ma, in difesa dell’Università, mettendo in campo tutte le proprie risorse, energie ed impegno: intanto chiederemo subito al Presidente del Consiglio, la convocazione di un Consiglio comunale aperto con la presenza dei deputati, del CUI e del Commissario Cartabellotta, per fare il punto sulla situazione e chiarire le posizioni. Ci piacerebbe, una volta per tutte, capire e conoscere il nome e cognome di chi non vuole l’Università a Ragusa e, sopratutto, che costui se ne assumesse le responsabilità politiche dinanzi al popolo ibleo e ai suoi studenti.

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