IL COMITATO OTTIENE UN GRAN RISULTATO

Abbiamo di proposito lasciato decantare la polemica sul  viaggio a Roma per l’opera del raddoppio della Ragusa-Catania per evitare che qualsiasi considerazione anche critica venga interpretata eccessiva, malevole interpretazione dei fatti, accuse infondate passibili di querela per diffamazione a mezzo stampa che ad ogni momento ci viene “prospettata” specie per i commenti dei nostri lettori che a volte dicono cose vere ma le devono dire per forza offendendo.

Ed allora siccome noi non abbiamo scritto nel nostro dna lo stile dell’offesa più o meno gratuita ed anzi a volte comprendiamo anche quello che è incomprensibile vogliamo dire la nostra sulla “missione” a Roma di una delegazione iblea e siciliana per vedere a che punto sia la pratica della realizzazione di questa grande, importante opera che anche secondo noi rappresenta la chiave di volta dello sviluppo economico della nostra terra e della Sicilia sud orientale in generale specie se messa in parallelo con la Siracusa-Ragusa-Gela, il Porto di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso Punto.

Da fonti solitamente bene informate abbiamo appreso che nessuna “convocazione urgente” è arrivata da Roma e che alcune assenze dal tavolo dell’incontro di personaggi ragusani che “contano” a livello nazionale erano dovute, appunto, al fatto che queste persone sapevano che non c’era nulla di importante per andare nella capitale a sollecitare la pratica dell’autostrada Ragusa-Catania.

A scanso di equivoci affermiamo che occorre la massima attenzione e la massima allerta nel sollecitare la burocrazia romana (una delle più “pesanti” del mondo), ma la sollecitazione poteva anche non avvenire con missione (alcuni la chiamano “gita” e sbagliano pur non essendo la parola totalmente offensiva, perchè chi va a Roma specie se con i suoi soldini  perde un giorno, spende i soldi di tasca propria e ritorna in giornata non lo fa per uno scherzo o per una gita). E’ vero, verissimo che ai livelli romani occorre “martellare” istituzioni, politici, alti burocrati, impiegati ed uscieri che devono portare la pratica da un ufficio all’altro dello stesso palazzo, ma è anche vero che, specie quando l’iter della pratica è delineata si possono “bombardare” gli uffici addetti, i dirigenti addetti, gli uscieri addetti, con telefonate giornaliere e continue ed anche “minacciose” proteste e lettere alla stampa per caldeggiare la soluzione del problema autostrada.

Infine  esortiamo qualubo a non “minacciare” chi non la pensa come lui di querele e di chissà quali punizioni perchè qulcuno fa una critica all’operato di un rappresentante di istituzione pubblica. Accettate le critiche perchè a volte le stesse fanno bene specie dette da persone che non hanno nessuna intenzione di offendere mentre , se pensate che quzlcuno abbia paura vi sbagliate, perchè almeno noi non abbiamo alcuna paura, di nulla!

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