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Il Cile trema sotto una scossa di magnitudo 7.5, allarme tsunami anche in Argentina
02 Mag 2025 18:00
Una potente scossa di terremoto di magnitudo 7.5 ha sconvolto questa mattina l’estremo sud del Cile, nella remota regione di Magallanes, facendo scattare immediatamente un’allerta tsunami lungo le coste del Paese e oltreconfine. La terra ha tremato alle 8:58 ora locale (le 14:58 italiane), con un epicentro localizzato a oltre 218 chilometri a sud di Puerto Williams, a soli 10 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita anche in Argentina, dove la città di Ushuaia ha avviato evacuazioni preventive.
Il timore più grande ora è il mare: secondo la Marina militare cilena (Shoa), l’onda di uno tsunami potrebbe raggiungere le coste meridionali del Paese già alle prime luci dell’alba di sabato 3 maggio. Le autorità ribadiscono che “la prima onda non è mai la più pericolosa”, e che è fondamentale non abbassare la guardia.
Il presidente Gabriel Boric ha lanciato un appello urgente via social: «Evacuate la fascia costiera di tutta la provincia di Magallanes. Tutte le risorse dello Stato sono al servizio della popolazione». Anche il Ministero delle Telecomunicazioni ha chiesto un uso consapevole delle reti, privilegiando messaggi e SMS per evitare il collasso delle linee telefoniche.
A poche ore dalla scossa principale, altre due scosse, una di magnitudo 6.1 e un’altra di 5.3, sono state registrate nella stessa zona, confermando uno sciame sismico in corso. La Protezione Civile cilena (Senapred) è pienamente attiva sul territorio.
Cosa fare durante un terremoto
In momenti come questi, sapere cosa fare può salvare la vita. Ecco alcune regole fondamentali da seguire. Se si è in un edificio, cercare riparo sotto un tavolo solido, accanto a un muro portante o in un angolo. Non uscite finché la scossa non è finita. Se ci si trova all’aperto, stare lontani da edifici, alberi, lampioni e linee elettriche. Se si è in auto, fermarsi in un luogo sicuro, senza bloccare la strada, e restate all’interno del veicolo. In caso di allerta tsunami, allontanarsi immediatamente dalle coste e cercare riparo su alture.
Informare salva vite
La violenza della scossa odierna è un richiamo urgente alla necessità di una cultura della prevenzione. In molti Paesi ad alto rischio sismico, come ad esempio qui in Italia, l’educazione alle emergenze è ancora insufficiente. Le istituzioni devono fare di più: servono campagne pubbliche, simulazioni, programmi scolastici e una comunicazione tempestiva e chiara in ogni fase dell’emergenza.
Prepararsi è responsabilità collettiva: dai governi ai cittadini, tutti devono sapere come reagire. Il terremoto non si può prevedere, ma la risposta può fare la differenza tra il panico e la salvezza.
In Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che l’ambasciata a Santiago è pienamente operativa: «Stiamo seguendo da vicino quanto accade, la sicurezza dei connazionali è la nostra priorità». La Farnesina invita tutti gli italiani in zona a registrare la propria presenza sul portale “Dove siamo nel mondo”.
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