Il caso migranti a bordo della Humanity 1 a Catania: in 35 obbligati a restare a bordo. “E’ illegale”

Sono 35 i naufraghi i naufraghi che restano a bordo della Humanity 1 al porto di Catania, al termine delle ispezioni.
Si tratta di uomini adulti, senza problemi medici.

Sono 144 i migranti i migranti sbarcati dalla Humanity 1, tra questi il neonato e i minori, a seguito delle ispezioni. La ong tedesca Sos Humanity precisa i dati forniti in un primo momento (155 inizialmente). “Dopodiché, potrebbero sbarcare anche alcuni adulti maschi, quelli con problemi di salute”. aggiunge. “Sono 35 dunque gli adulti maschi ancora a bordo. Per ora restiamo qui e aspettiamo. L’umore tra i sopravvissuti è estremamente angosciato e teso. Una persona ha appena avuto un esaurimento nervoso”.

La Protezione civile è presente durante le operazioni di individuazione dei soggetti fragili, donne e bambini migranti a bordo della nave della Ong Humanity. In banchina oltre al personale addetto all’ordine pubblico e delle forze dell’ordine, sono operativi i funzionari della Protezione civile del Comune di Catania e del Dipartimento regionale della Protezione Civile.

Tutti, insieme con i volontari della Croce Rossa italiana, al momento dello sbarco provvedono a distribuire loro acqua, caffé, pannolini e coperte. “Tè caldo, coperte anche delle ciabatte per molti migranti scalzi sono le prime cose che abbiamo dato loro perché stanotte a Catania è arrivato pure il freddo”, confermano le autorità.

“Non sono io il capitano, non decido io, ma lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi”. Queste le parole di Petra Krischok, portavoce di Sos Humanity. “I primi a sbarcare – ha confermato – sono stati minorenni e bambini piccoli accompagnati dalle madri. I controlli sono ancora in corso, ma Catania non ci è stato assegnato come porto sicuro”.



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