È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“IL BAGLIO” DI RAGUSA: TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
27 Dic 2011 09:02
L’unica nota stonata della nostra visita al Baglio il ristorante in località Selvaggio di Ragusa è stata quella di essere stati riconosciuti immediatamente all’ingresso, il che non ha certo favorito l’assoluta obiettività dei giudizi perché il direttore Giorgio Antoci ed il personale di sala (tutte ragazze) hanno fatto l’impossibile per farci gustare le meravigliose pietanze che erano state preparate per un comitiva di una settantina di persone per un banchetto utilizzato anche per noi di Ragusa Oggi.
Il piatto più sontuoso è stato…l’antipasto: come dire in principio si vede la bella giornata! Sfornato di carciofi, prosciutto di maialino con finocchi ed arance, gratin di senape con mozzarella di bufala e piacentino ennese ed infine bresaola con soncino e fichidindia. Una spettacolo di colori, sapori e con una presentazione davvero favolosa, che ti mette in perfetta armonia con il tuo pasto che magari durerà più di un’ora.
I primi piatti (“purtroppo”due) sono state due autentiche sorprese positive: il risotto con funghi e castagne ed i panzerotti di melanzane con ciliegino, basilico e mandorle delle vere e proprie delizie che hanno fatto rivivere in una composizione davvero originale i tradizionali profumi della nostra terra sia pure rivisitati in chiave moderna.
Quindi il secondo davvero spettacolare, anche se leggermente al di sotto dell’altissima quotazione dei primi piatti, ma sempre pregevolmente abbinati a profumi, aromi e colori adeguati: il brasato di maialino farcito alle prugne con salsa di noci e patatine profumate all’arancia.
Splendido il grand buffet di dolci locali (mandorlati, mucatoli) e tradizionali impreziosito anche da una torta al pistacchio davvero unica nel genere dei dolci leggermente più lontani da noi, ma sempre siciliani.
Il vino, una vera e propria sorpresa per noi: un Igp di Menfi denominato “Timperosse” prodotto dalla Settesoli, che ci aveva fatto storcere il naso appena letta l’etichetta, ma che all’assaggio è risultato un rosso, certo non pari ai nostri cerasuolo o frappato o nero d’Avola, ma molto vicino ad essi.
Il voto? Molto vicino al 9 e superiore a quello che avremmo dato allo stesso ristorante dieci anni fa.
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